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Senza semplificazione il Superbonus 110% rischia di diventare un clamoroso boomerang

Gusmeroli (vicepresidente della Commissione Finanze della Camera): “E’ un classico esempio di complicazione normativa in danno dei cittadini come dimostra il fatto che è entrato in vigore a luglio 2020 e, ad oggi, i cantieri partiti sono pochissimi”

martedì 23 marzo 2021 - Redazione Build News

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“Il Superbonus 110%, nato per rilanciare l’economia del nostro Paese a partire dal settore dell’edilizia, rischia di diventare un clamoroso boomerang se non si procede alla semplificazione dell’eccesso normativo che ne regola gli aspetti procedurali, fiscali e autorizzativi”.

Lo ha evidenziato il vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Alberto Gusmeroli (Lega), durante il Forum on line “Superbonus 110%, l’edilizia fa da traino all’economia” promosso dalla Cassa dei ragionieri commercialisti e degli esperti contabili.

“E’ un classico esempio di complicazione normativa in danno dei cittadini come dimostra il fatto che è entrato in vigore a luglio 2020 e, ad oggi, i cantieri partiti sono pochissimi. Si parte, erroneamente, dal concetto di rendere la vita difficile ai pochi furbi penalizzando tutti gli altri potenziali beneficiari, e i professionisti che li seguono, che si vedono investiti dalla sovraproduzione di carte, autorizzazioni, nulla osta, certificazioni. Va cambiato l’approccio a queste norme. Rendiamo l’iniziativa molto più semplice e poi introduciamo adeguati controlli ex post alla ricerca dei furbi”, ha detto Gusmeroli.

“Serve l’impegno bi-partisan per avviare un processo migliorativo dell’Ecobonus ampliando anche la platea delle imprese a quelle che fatturano oltre dieci milioni di euro e non hanno diritto ad alcuna forma di sostegno”, ha aggiunto la deputata Claudia Porchietto (Forza Italia), componente della Commissione Finanze della Camera. “Altri punti importanti sono quelli di procedere alla redazione di un Testo Unico per il riordino delle leggi che interessano le riqualificazioni edilizie, rendere strutturale lo sconto in fattura e la cessione del credito, semplificare le procedure e disciplinare i casi in cui manchi un requisito per dirottare l’operazione sui bonus tradizionali, oltre alla previsione di possibilità di sanatorie al termine lavori”.

Secondo Antonio Moltelo, consigliere dell’Istituto nazionale degli Esperti contabili,

l’agevolazione è una misura che può concedere linfa vitale all’economia italiana. Ma si deve fare di più nell’ottica della semplificazione delle procedure. Lo chiedono i professionisti coinvolti e soprattutto chi vuole accedere al beneficio concesso dalla legge. Non aiuta trovarsi a fare i conti con iter lunghi e pieni di contraddizioni che rischiano seriamente di far desistere tanti aventi diritto.

“Ho avuto modo di verificare cosa stia accadendo nei comuni dove giungono tante richieste di accesso a questa misura. Purtroppo solo un terzo riescono ad accedere agli atti per le asseverazioni e, di queste pratiche, sono pochissime quelle che vedono la luce. Bisogna dotare gli enti locali, l’Agenzia delle Entrate e gli stessi professionisti, di strumenti adeguati per rispondere a questa enorme mole di richieste. Si tratta di un passaggio fondamentale per il rilancio della nostra economia”, ha dichiarato la deputata Lucia Albano (Fratelli d'Italia), componente della Commissione Finanze della Camera.

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