Il Consiglio nazionale degli ingegneri ha pubblicato il volume “Affidamento dei contratti pubblici attinenti ai servizi di Ingegneria e Architettura alla luce del nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. D.lgs. 50/2016 e Linee Guida ANAC”, che in 52 pagine fornisce una guida a disposizione dei professionisti, delle stazioni appaltanti e di tutti gli altri operatori del settore per applicare le nuove norme in materia di servizi di progettazione.
La pubblicazione (IN ALLEGATO), che viene distribuita a tutti i partecipanti del 61° Congresso Nazionale degli Ordini Ingegneri d’Italia, in programma a Palermo dal 22 al 24 Giugno prossimi, anticipa la pubblicazione definitiva che sarà distribuita a tutti gli Ingegneri, Uffici Tecnici dei Comuni, Amministrazioni ed Enti interessati dal momento in cui l’Anac pubblicherà le Linee Guida Ufficiali. Da quella data sarà possibile scaricare il documento definitivo e il software gratuito dal sito www.tuttoingegnere.it/pubblicazioni con: determinazione del corrispettivo; relazione tecnico-illustrativa; calcolo degli importi per l’acquisizione dei servizi; prospetto economico degli oneri complessivi relativi ai servizi; capitolato speciale descrittivo e prestazionale: schema di contratto (ai sensi dell’art. 23 comma 15 D.Lgs. 50/2016).
Il volume contiene una analisi del nuovo quadro normativo in materia di servizi di ingegneria e architettura, delle Linee guida dell'Autorità anticorruzione per l'affidamento dei SIA, nonché un esempio di progetto di un SIA.
LE OSSERVAZIONI DEL CNI ALLE LINEE GUIDA ANAC SUI SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA. Nella presentazione il presidente del Cni Armando Zambrano ricorda, per quanto riguarda la consultazione sulle Linee guida Anac, che “il Gruppo di Lavoro “Lavori pubblici” della RPT - cui partecipano il Consigliere Tesoriere, Ing. Michele Lapenna, e il Consigliere ing. Hansjörg Letzner – ha provveduto, con l’ausilio del Centro Studi e della Fondazione CNI, a presentare le proprie osservazioni, concentrandosi in particolar modo sulle linee guida relative ai servizi di ingegneria e architettura, al fine di colmare il vuoto dovuto alla scelta del Legislatore di non dedicare a tale tipologia di appalti un’apposita sezione all’interno del nuovo Codice”.
Inoltre, il Cni “ha presentato le proprie osservazioni in merito agli appalti nel settore ICT. Altresì, si è provveduto a inviare ad ANAC una versione più articolata delle relazioni inerenti le linee guida suddette, a integrazione dei commenti presentati in forma sintetica ai fini della consultazione”.
Fra gli interventi più importanti, Zambrano richiama “alcune precisazioni in materia di divieto di subappalto della relazione geologica e delle altre attività di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, collaudo e attività di supporto RUP (art. 31, comma 8, D.Lgs. 50/2016), appalto integrato (nelle ipotesi residuali di legittimità dello stesso, ai sensi del nuovo art. 59, comma 1, del Codice) e concorso di progettazione. Nelle linee guida sui SIA, inoltre, è apparso necessario un riferimento all’obbligo di indicazione, nel bando, dell’elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi, ai fini della determinazione dell’importo a base di gara. Nella formazione degli elenchi di operatori economici, per gli affidamenti di importo inferiore a 100.000 euro, si è sollecitata l’adozione di criteri volti a favorire maggiormente l’ingresso nel mercato dei giovani professionisti e delle PMI, evitando restrizioni dovute all’applicazione di principi di territorialità”.
È inoltre necessaria “l’indicazione di requisiti di capacità economico-finanziaria meno stringenti, fra cui la richiesta di un determinato fatturato annuo solo in presenza di idonea motivazione e in alternativa al possesso, da parte del concorrente, di un adeguato livello di copertura assicurativa contro i rischi professionali”.
Infine “per garantire il più possibile l’adozione di regole comuni nella redazione dei bandi, si è proposta l’introduzione di una formula unitaria per l’attribuzione dei punteggi ai singoli concorrenti, nonché di una disciplina omogenea dei fattori ponderali per ciascun criterio di valutazione, che preveda una riduzione del peso del ribasso dei corrispettivi e del fattore tempo, con l’obiettivo di promuovere una maggiore qualità delle prestazioni professionali, in linea con i principi dettati dalla legge delega”.