La Riviera Maya, in Messico, è una delle lande di terra dove la natura cresce rigogliosa e selvaggia ma al tempo stesso si continua a costruire per rispondere alla grande affluenza turistica e a una popolazione in costante crescita. E' proprio per far fronte a una forte domanda abitativa che è stato commissionato allo studio Zaha Hadid Architecs un progetto di sviluppo residenziale che riuscisse a coniugare la messa a disposizione di nuovi immobili con la necessità di ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente e sugli ecosistemi.
Il risultato è il progetto Alai, un complesso di sette torri che occupano soltanto il 7% dell'area complessiva, lasciando spazio alla flora e fauna del posto. Gli edifici appaiono, in perfetto stile Hadid, fluidi e sinuosi, dotati di balconi curvilinei e grandi aperture pensate per offrire una splendida vista agli occupanti, favorendo al contempo l'illuminazione e la ventilazione naturale.
Le facciate delle torri si assomigliano ma al tempo stesso hanno dei tratti unici e caratteristici di modo da "mantenere un’unicità nel design di ciascuna facciata delle singole torri, creando al tempo stesso un linguaggio progettuale coeso”, come spiega lo studio.
Per preservare la biodiversità le torri si sviluppano in uno spazio naturale lasciato pressoché incontaminato. Verranno create delle passerelle e dei sentieri sospesi che consentiranno ai residenti di raggiungere sia la costa che la riserva naturale boschiva senza danneggiare il suolo. Alcune di queste piattaforme saranno sufficientemente grandi da ospitare aree relax, di benessere e riservate all'attività sportiva ma senza intaccare la vegetazione sottostante.
Sempre in un'ottica di conservazione del territorio, il progetto prevede anche la realizzazione di un grande orto botanico dove verranno fatti crescere specie locali ed ecosistemi e che diventerà anche uno spazio pubblico da visitare e dove verranno organizzati incontri e workshop.