Modifica del criterio di aggiudicazione degli appalti in riferimento ai lavori sotto soglia comunitaria, cambiando i termini di calcolo per l’individuazione dell’offerta anomala e introducendo una variabile aleatoria, quale la prima cifra dopo la virgola della somma dei ribassi offerti dai concorrenti ammessi.
Ciò al fine di annullare l’effetto divergente, quindi verso ribassi sempre crescenti, dell’attuale norma vigente ed allo stesso tempo di rendere incontrollabile il valore della soglia di anomalia proprio grazie all'uso di una variabile aleatoria.
Lo prevede un emendamento del M5S alla legge regionale n.12 del 2011 della Regione Siciliana, approvato dalla IV commissione dell’Ars, il Parlamento siciliano.
Si tratta di “un tassello importante per poter rilanciare le imprese che operano nell’ambito degli appalti pubblici, strangolate, sino ad oggi, da una norma che ha portato i ribassi a livelli insostenibili nonché pericolose infiltrazioni mafiose”, ha commentato il deputato M5S Sicilia Sergio Tancredi, primo firmatario dell'emendamento. Ora si attende il passaggio in Aula, “sperando – aggiunge Tancredi – che avvenga in tempi brevissimi”.
La modifica alla legge è frutto di una collaborazione tra vari soggetti imprenditoriali, l’assessorato di riferimento e tecnici del settore, e potrebbe diventare un esempio per modificare il sistema anche a livello nazionale.
“Il fenomeno dell’eccesso di ribasso nelle gare d’appalto - continua Tancredi (foto) – ha oggi raggiunto e superato la soglia del 40%. Sotto quest’ultimo profilo, per descrivere la gravità del fenomeno, basterà richiamare quanto emerge dalla relazione della Direzione investigativa antimafia, già consegnata al Parlamento e relativa al primo semestre del 2010, secondo la quale la criminalità organizzata ricorre a «nuove e sfuggenti tecniche di infiltrazione, che hanno sostituito la capacità di intimidazione con due nuovi fattori condizionanti: il ricorso al massimo ribasso e la decisiva importanza contrattuale attribuita ai fattori temporali molto ristretti per la conclusione delle opere»”.
BOLOGNA, ORDINE DEL GIORNO M5S PER STOP AI BANDI DI GARA AL MASSIMO RIBASSO. Ricordiamo che pochi giorni fa il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sempre del M5S che invita il sindaco e la Giunta comunale “a non emettere bandi di gara ad evidenza pubblica con il criterio del massimo ribasso e a non assegnare lavori tramite procedure negoziate che prevedono offerte anomale al ribasso delle imprese selezionate”; inoltre, “a limitare il più possibile il ricorso alle varianti in corso d'opera che si traducono in costi aggiuntivi”, e a “dare centralità alla qualità per migliorare l'efficienza e valorizzare gli aspetti ambientali, sociali e a favore della qualità dell'esecuzione dell'appalto” (LEGGI TUTTO).