Sul Suppl. ord. alla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana (p. I) n. 6 del 12-2-2021 (n. 8), è pubblicata la legge 3 febbraio 2021, n. 2, avente ad oggetto “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 recante norme sul governo del territorio”.
L'intervento è stato possibile in seguito all’accordo tra il governo Musumeci, per mezzo dell’assessore al Territorio Toto Cordaro, e i ministeri dei Beni culturali, dell’Ambiente, della Giustizia e degli Affari regionali, e che porterà adesso il Governo nazionale a ritirare l’impugnativa determinandone la piena applicazione.
Nello specifico, viene ribadita la centralità del piano territoriale regionale, con valenza esclusivamente urbanistica. Viene confermato il principio del consumo del suolo tendente a zero e della rigenerazione urbana, attraverso il recupero e il riutilizzo dell’edilizia esistente; viene introdotto il Piano urbano generale (Pug) che sostituisce il vecchio Piano regolatore regionale (Prg); sono introdotte le norme di salvaguardia che consentiranno di realizzare opere pubbliche anche quando i vincoli sono scaduti, favorendo così la realizzazione di opere infrastrutturali essenziali per la Sicilia; e viene ripristinata, infine, la possibilità di realizzare impianti e manufatti edilizi nelle zone agricole secondo la normativa nazionale di riferimento.
“Si tratta di un risultato storico – ha commenta nei giorni scorsi l’assessore Cordaro - che il governo Musumeci aveva inserito fra le sue priorità e che, a distanza di 42 anni dalla precedente riforma targata Mattarella-Fasino, pone la Regione Siciliana all'avanguardia. Con questa riforma ribadiamo la filosofia della tutela dell’ambiente in un’ottica di diritto regolamentato che rilanci l’edilizia e l’economia della Regione Siciliana”.
In allegato la legge 3 febbraio 2021, n. 2