Dieci invece i mesi messi a disposizione per far pervenire al dipartimento i progetti esecutivi, muniti di tutti i necessari visti e autorizzazioni debitamente approvati dal rup (responsabile unico del procedimento), e forniti di “ogni approvazione degli enti competenti e completi dei pareri e nulla osta di legge, nonché dei relativi atti tecnico-amministrativi”.
La gara dovrà essere aggiudicata entro un anno, e la conclusione dei lavori dovrà essere garantita nei successivi trentasei mesi. Conclusi i lavori, bisognerà consegnare la documentazione della spesa effettivamente sostenuta e, soprattutto, il “grado di sicurezza iniziale e il grado di sicurezza raggiunto a seguito dell’intervento stesso”.
Per evitare ritardi ogni 4 mesi i soggetti in graduatoria dovranno effettuare il monitoraggio fisico e finanziario dell’intervento, relazionando al dipartimento. Due, inoltre, le date di riferimento annuali: il 15 aprile gli enti beneficiari relazioneranno al servizio sismico del dipartimento di protezione civile sull’utilizzazione del contributo e sugli interventi effettuati, il 15 maggio sarà invece il dipartimento regionale a dover relazionare al Dipartimento di protezione civile nazionale l’avvenuto impegno o utilizzazione delle risorse per ciascuna annualità.
Controlli stringenti, anche perché i contribuiti potranno essere revocati se le somme se non dovessero venire impegnate entro 12 mesi dalla attribuzione.