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Sicilia, stanziati 18 mln per la messa in sicurezza degli edifici

Più di 14 milioni per l’edilizia pubblica e strategica, 3,5 mln per i privati nei comuni a rischio

lunedì 13 aprile 2015 - Redazione Build News

La Presidenza del Dipartimento della Protezione civile della Regione Sicilia ha stanziato quasi 18 milioni di euro per la realizzazione della messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati contro il rischio sismico. I fondi sono distribuiti tra edilizia pubblica e strategica (14,2 milioni di euro), privata (3,5 milioni) per 57 comuni siciliani che rientrano in una specifica categoria relativa all’azione sismica utile per la progettazione. Entro due mesi dalla dati di pubblicazione della determina sul sito del dipartimento (1° aprile 2015 - IN ALLEGATO), i soggetti in graduatoria dovranno comunicare al dipartimento regionale della Protezione civile l’avvenuto affidamento dell’incarico di progettazione per ogni singolo intervento.

Dieci invece i mesi messi a disposizione per far pervenire al dipartimento i progetti esecutivi, muniti di tutti i necessari visti e autorizzazioni debitamente approvati dal rup (responsabile unico del procedimento), e forniti di “ogni approvazione degli enti competenti e completi dei pareri e nulla osta di legge, nonché dei relativi atti tecnico-amministrativi”.

La gara dovrà essere aggiudicata entro un anno, e la conclusione dei lavori dovrà essere garantita nei successivi trentasei mesi. Conclusi i lavori, bisognerà consegnare la documentazione della spesa effettivamente sostenuta e, soprattutto, il “grado di sicurezza iniziale e il grado di sicurezza raggiunto a seguito dell’intervento stesso”.

Per evitare ritardi ogni 4 mesi i soggetti in graduatoria dovranno effettuare il monitoraggio fisico e finanziario dell’intervento, relazionando al  dipartimento. Due, inoltre, le date di riferimento annuali: il 15 aprile gli enti beneficiari relazioneranno al servizio sismico del dipartimento di protezione civile sull’utilizzazione del contributo e sugli interventi effettuati, il 15 maggio sarà invece il dipartimento regionale a dover relazionare al Dipartimento di protezione civile nazionale l’avvenuto impegno o utilizzazione delle risorse per ciascuna annualità.

Controlli stringenti, anche perché i contribuiti potranno essere revocati se le somme se non dovessero venire impegnate entro 12 mesi dalla attribuzione.

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