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Sicurezza nei cantieri edili, la risposta della viceministra Bellucci a una interrogazione

Il 29 marzo scorso si è svolta l'attività di vigilanza «110 in sicurezza 2023» promossa e coordinata dall'Ispettorato. Governo e Ministero sono impegnati al massimo rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei cantieri, anche a seguito della prossima entrata in vigore del nuovo Codice Appalti

mercoledì 3 maggio 2023 - Alessandro Giraudi

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“Assicuro l'impegno del Governo e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al massimo rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e, specificatamente, di sicurezza nei cantieri edili anche a seguito della prossima entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti pubblici. A questo riguardo, l'edilizia resta un settore particolarmente vigilato per il quale l'ispettorato Nazionale del Lavoro ha programmato specifiche attività di vigilanza nel Documento di programmazione per il 2023, anche grazie alle nuove assunzioni di ispettori tecnici”.


Così la Viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, rispondendo il 27 aprile scorso in commissione Lavoro pubblico e privato (XI) della Camera a una interrogazione (5-00751 Laus PD) sulle iniziative per assicurare il rispetto della normativa in materia di sicurezza nei cantieri edili anche a seguito della prossima entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici.


“Voglio sottolineare che la sicurezza sui luoghi di lavoro è una priorità dell'azione di Governo”, si legge nella risposta della Viceministra.


“Il 29 marzo scorso si è svolta l'attività di vigilanza denominata «110 in sicurezza 2023» promossa e coordinata dall'ispettorato Nazionale del Lavoro, un'operazione straordinaria di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al sommerso nel settore dell'edilizia, la quale ha interessato tutto il territorio nazionale, con la sola esclusione delle province di Trento e Bolzano e della regione Sicilia in funzione della loro autonomia speciale.


La giornata di vigilanza straordinaria ha visto la partecipazione di ispettori del lavoro (di cui 541 ordinari e 177 tecnici) e dei carabinieri dei Nuclei Ispettorato Lavoro, supportati da militari dei Comandi provinciali dell'Arma dei Carabinieri per un totale di 634 militari impiegati (di cui 350 del Comando per la tutela del lavoro); alle operazioni hanno preso parte anche personale ispettivo di ASL, INAIL e INPS.


Oltre l'80 per cento dei 334 cantieri ispezionati sono risultati irregolari con un sequestro preventivo ex articolo 321 del codice di procedura penale già convalidato; sono stati adottati 166 provvedimenti di sospensione delle attività d'impresa, di cui 110 per gravi violazioni in materia di sicurezza e 56 per lavoro nero.


In totale, la verifica ha interessato n. 723 aziende e n. 1.795 posizioni lavorative e sono state contestate violazioni riconducibili principalmente al rischio di caduta dall'alto, irregolarità dei ponteggi, rischio elettrico, all'omessa fornitura e utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale), alla organizzazione e viabilità inadeguata dei cantieri oltre che alla mancata protezione da investimento per caduta di materiali dall'alto.


L'operazione di vigilanza, in linea di continuità con analoga iniziativa dello scorso anno, ha voluto mantenere alto il livello di attenzione sul significativo problema del rischio di infortuni dei lavoratori nei cantieri edili”.

Bellucci ha concluso “assicurando l'impegno del Governo e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al massimo rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e, specificatamente, di sicurezza nei cantieri edili anche a seguito della prossima entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti pubblici. A questo riguardo, l'edilizia resta un settore particolarmente vigilato per il quale l'ispettorato Nazionale del Lavoro ha programmato specifiche attività di vigilanza nel Documento di programmazione per il 2023, anche grazie alle nuove assunzioni di ispettori tecnici”.

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