ll Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), la Società Autostrade per l'Italia S.p.A. (ASPI) e il Politecnico di Torino - Centro Interdipartimentale SISCON hanno firmato una Convenzione per attività di collaborazione nel campo della sicurezza e integrità delle opere infrastrutturali della rete autostradale in concessione ad ASPI, con particolare attenzione ai viadotti e gallerie della rete ligure e piemontese. Nell'ambito della convenzione, il Centro SISCON - Safety of Infrastructures and Constructions - mette a disposizione le proprie competenze nelle valutazioni di sicurezza e transitabilita? di ponti e gallerie stradali in esercizio, nella valutazione del degrado chimico-strutturale e nell'elaborazione di protocolli di ispezione difettologica e di monitoraggio di viadotti e gallerie autostradali. Le competenze trasversali del Centro sono a disposizione del Ministero anche ai fini della validazione delle procedure operative adottate per l’accertamento dello stato delle infrastrutture e per i relativi programmi di manutenzione e controllo.
Le attività sono state avviate e proseguono quotidianamente, nonostante l'emergenza sanitaria, interessando le principali arterie autostradali di competenza ASPI come A7, A12 e A26 e la ricostruzione del nodo "Polcevera" a Genova. Saranno presto sottoscritte analoghe convenzioni con i concessionari Autostrada dei Fiori e SITAF per svolgere la medesima attività di supporto al Ministero nei tratti della A6, A10 e A32.
Commenta il coordinatore del Centro SISCON Bernardino Chiaia:
Il Politecnico è stato individuato dal Ministero delle Infrastrutture come Ente di riferimento per queste delicate attività grazie alla qualità della propria ricerca nel settore dell'ingegneria civile, al rigoroso approccio scientifico e all'indipendenza di valutazione che notoriamente ne caratterizzano l'approccio di terza missione. La valenza multidisciplinare del Centro SISCON permette di coprire tutte le competenze in ambito strutturale, chimico e trasportistico necessarie per la delicata problemat della sicurezza delle infrastrutture esistenti.
A seguito del crollo del ponte di Albiano sul Magra, avvenuto l'8 aprile scorso, il professor Chiaia è stato inoltre coinvolto da ANAS S.p.A. nell'analisi dell'evento.
Si tratta di un ponte ad arco in calcestruzzo armato, realizzato nel 1949 mediante cinque archi ribassati a tre cerniere tipo "maillart", crollato inaspettatamente per collasso progressivo delle arcate. La comprensione delle ipotesi progettuali originarie e delle tecniche costruttive dell'epoca appare prerequisito imprescindibile per la valutazione corretta del comportamento strutturale. Ciò porta a ridimensionare la cieca fiducia oggi riposta nel calcolo computazionale e riconsegna all'ingegnere la straordinaria bellezza dell'intuizione fisico-meccanica associata alla storia dell'arte del costruire.
Come testimoniato dalla frequenza, purtroppo crescente negli ultimi anni, degli eventi di dissesto e crollo di viadotti, la valutazione di sicurezza delle strutture esistenti richiede quindi gli approcci dedicati e multidisciplinari di un centro come SISCON e capacità di inverse-analysis non contemplate nella formazione del classico ingegnere strutturista.
"L'esperienza sul campo porterà certamente all'arricchimento delle competenze dei ricercatori più giovani di SISCON e all'utile trasferimento, sulla didattica, delle conoscenze acquisite. Nel campo della ricerca, si intravedono interessanti potenzialità per lo sviluppo di sistemi e protocolli innovativi per il monitoraggio e controllo attivo delle infrastrutture" conclude Chiaia.