"Migliorare le procedure relative alla circolare Gabrielli in materia di sicurezza negli eventi pubblici, all'insegna della responsabilità e della semplificazione, per consentire alle piccole manifestazioni che costituiscono l'ossatura della nostra economia turistica vita più facile". È questo l'obiettivo delle "Linee Guida regionali per la progettazione ed attuazione delle misure di sicurezza ed incolumità negli eventi temporanei di ogni tipo" preadottate dalla Giunta regionale dell'Umbria su proposta del vice presidente della Giunta regionale, con delega alle politiche della sicurezza urbana, Fabio Paparelli.
Le norme a carico dei soggetti organizzatori e degli enti locali previste dalla circolare Gabrielli, anche se oggetto di recente revisione, lasciano alle Regioni, in virtù delle competenze legislative concorrenti in tema di polizia amministrativa, spazi ulteriori di intervento sulla complessità di procedure, sull'impiego di risorse umane e conseguentemente sui costi, che lo pro-Loco in particolare sono chiamate a sostenere. Per fare fronte a queste problematiche, la Regione Umbria, in accordo con ANCI Umbria e con UNPLI, ha attivato un laboratorio formativo condotto dal professore Saverio Linguanti, con l'obiettivo di definire delle Linee Guida regionali per la progettazione ed attuazione delle misure di sicurezza ed incolumità negli eventi temporanei di ogni tipo.
Con le Linee Guida regionali – ha spiegato Paparelli - si intende pertanto agevolare, pianificare e rendere omogeneo il lavoro sia degli organizzatori delle manifestazioni pubbliche che degli enti locali, per quanto ovviamente di competenza regionale nella materia. Le semplificazioni proposte, fanno ovviamente salve le prerogative delle istituzioni deputate alla tutela dell'ordine pubblico, cui abbiamo chiesto un parere, data la delicatezza dei temi. Il vademecum rappresenta uno strumento importante che passerà al vaglio del Cal prima della definitiva adozione.
Il provvedimento amplia la possibilità di utilizzo della SCIA negli eventi in base alle dimensioni dell'ente, realizzando contestualmente una semplificazione procedimentale ed una responsabilizzazione degli organizzatori senza pregiudicare in alcun modo l'incolumità e la sicurezza dei partecipanti, garantita dalla necessità di predisporre una valutazione generale delle criticità dell'evento da sottoporre sia al vaglio comunale, sia al vaglio finale degli organi dello Stato competenti.
Le Linee Guida regionali saranno applicabili a tutti i tipi di eventi temporanei, a prescindere dallo scopo di lucro o meno dell'organizzatore dell'evento, svolti all'aperto o al chiuso, come ad esempio agli eventi di tipo politico, religioso, sportivo, di trattenimento o spettacolo, di commercio, fieristico, ed ogni altro evento simile nel quale sia prevista l'apertura al pubblico e la messa a disposizione delle attività in essi organizzate. Le Linee Guida offrono indicazioni operative sulle variabili dei fattori di rischio da considerare nel momento in cui il soggetto organizzatore costruisce la Relazione di Incolumità Generale, la quale dovrà essere inviata all'amministrazione comunale competente per territorio. Ma dall'altro danno anche indicazioni ai Comuni in merito alla valutazione dell'evento e alla valutazione della relazione di incolumità presentata dal soggetto organizzatore. Inoltre nelle Linee Guida si danno chiarimenti in merito all'impiego delle diverse figure addette alla sicurezza nelle manifestazioni pubbliche, richiamate nelle varie circolari ministeriali, alla loro formazione, competenze e funzioni. In particolare nelle Linee Guida si fa riferimento alle seguenti figure: addetto alla sicurezza antincendio, addetto al pronto soccorso, addetto ai servizi di controllo, addetti generici volontari, utilizzo della protezione civile per eventi rilevanti.
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