È stato presentato nei giorni scorsi presso il Centro Congressi "Angelicum, Pontificia Università San Tommaso D'Aquino" il Rapporto attività Cncpt 2017 sulla sicurezza in edilizia nella due giorni coordinata con il Formedil nazionale.
Il Rapporto di attività della CNCPT di quest'anno si arricchisce dell’approfondimento di due nuovi elementi: da un lato viene analizzato il trend delle ore di malattia e di infortunio denunciate alle Casse Edili dal 2009 al 2017, che mostra le variazioni registrate nel settore edile “regolare” al netto della grave crisi di questi anni, dall’altro vengono messe in correlazione le maggiori “non conformità” registrate nei sopralluoghi di cantiere effettuati dai tecnici dei CPT, con le sanzioni che sarebbero state applicabili in caso di analoga verifica da parte degli organi di vigilanza.
“Anche quest’anno si è ripetuta la scelta, già effettuata con il rapporto di attività precedente, di fornire dati aggiornati al giugno del 2017 sulla struttura degli enti territoriali, preferendo attualizzare le informazioni a scapito della confrontabilità di alcune statistiche con gli anni scorsi”, si legge nella presentazione.
“Il trend di diminuzione del numero dei sopralluoghi nei cantieri si è attenuato, passando dalle 38.556 visite del 2015 alle 37.452 del 2016 (la diminuzione era stata di quasi 3.000 visite nel 2015 sul 2014) e ciò fa ritenere che sarà possibile fermare la tendenza negativa con la chiusura del 2017, anche se il processo di unificazione con le scuole edili non è ancora concluso (sono 25 gli enti che ancora si devono unificare) e sappiamo che questo, unitamente alla crisi, ha inciso significativamente con le dinamiche in corso, pur non costituendo ciò una giustificazione.”
Nell'attuale dibattito “tra le forze sociali e tra gli addetti al settore circa il ruolo, l’importanza e l’utilità della bilateralità, si inseriscono le novità introdotte quest’anno nel rapporto di attività: con l’ausilio dei dati forniti dalla CNCE (Commissione nazionale casse edili) si è analizzato l’andamento delle ore di malattia ed infortunio registrate dalle Casse edili, cioè nella parte 'regolare del settore' nel corso degli anni compresi tra il 2009 ed il primo semestre del 2017”.
I dati “evidenziano una diminuzione, al netto della minore occupazione, sia delle ore di infortunio sia di quelle di malattia, mentre tale risultato positivo non si registra sul complesso degli occupati in edilizia. E ciò marca una differenza veramente importante tra le imprese ed i lavoratori tutelati dalla bilateralità rispetto a quanti ne rimangono fuori”.
In secondo luogo il rapporto di attività “ha puntato il focus sull’analisi degli elementi di maggiore non conformità emersi dai sopralluoghi di cantiere, a disposizione dell’osservatorio nazionale e li ha correlati alle sanzioni che sarebbero state applicabili in caso di analoga verifica da parte degli organi di vigilanza”.
Ne emerge “un quadro veramente importante, persino clamoroso se si quantificano economicamente le sanzioni, soprattutto rapportandolo ai dati recentemente diffusi da parte dell’INAIL sugli infortuni nei primi sette mesi del 2017, che testimonia dell’apporto dato dalla rete dei tecnici dei CPT per garantire maggiore sicurezza sui cantieri e in pari tempo evidenzia quanto vi sia ancora bisogno di lavorare per raggiungere standard soddisfacenti”.
Scarica il Rapporto attività Cncpt 2017 sulla sicurezza in edilizia