Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, a seguito della proposta formulata dal Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, ha firmato, ieri, l’aggiornamento dell’elenco dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. È stato, così, previsto un allargamento dell’ambito di applicazione del perimetro ad ulteriori soggetti pubblici e privati che, complessivamente, esercitano, attraverso reti, sistemi informativi e servizi informatici, 223 funzioni essenziali dello Stato, ovvero erogano servizi essenziali per il mantenimento di attività civili, sociali o economiche strategiche. Allo stesso tempo, si è provveduto ad un affinamento di alcune funzioni e servizi essenziali dello Stato già ricompresi nel perimetro.
Nei prossimi giorni, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza provvederà a darne comunicazione agli interessati che, entro sei mesi, saranno tenuti a comunicare le reti, i sistemi informativi ed i servizi informatici che impiegano rispettivamente per l’erogazione delle funzioni e dei servizi essenziali dello Stato inclusi nel perimetro.
Si alza, quindi, ulteriormente il livello di resilienza cibernetica degli attori maggiormente sensibili ai fini della sicurezza nazionale. Dal prossimo 23 giugno, il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica inizierà ad essere “operativo” nei confronti dei soggetti inseriti il 22 dicembre scorso. Questi ultimi saranno, quindi, tenuti ad applicare le previste misure di sicurezza e a notificare allo CSIRT italiano gli eventuali incidenti che si dovessero verificare. La lista delle misure di sicurezza e la tassonomia degli incidenti per cui il soggetto è tenuto a notificare sono state pubblicate venerdì scorso, 11 Giugno 2021, in Gazzetta Ufficiale. Per permettere una adeguata organizzazione ai soggetti inclusi nel perimetro per ottemperare alle procedure di notifica di incidenti, queste ultime procederanno in via sperimentale fino al 31 Dicembre 2021.
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