Il parere di...

Sicurezza sismica, FINCO: “Ecco quattro misure necessarie e urgenti (ma da sole non sufficienti)”

Rendere stabile la detrazione 65% per l'adeguamento sismico degli edifici, estenderne l’applicazione alle zone sismiche 3 e 4, rendere in determinati casi obbligatoria l’assicurazione del fabbricato portando in detrazione le relative spese, licenziare finalmente l’adeguamento delle NTC

giovedì 1 settembre 2016 - Redazione Build News

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Finco (Federazione Industrie, Prodotti, Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione) ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri “per segnalare la nostra piena disponibilità a collaborare al Piano “Casa Italia” - spiega la Presidente Carla Tomasi - allegando una bozza di progetto “Per un’Italia più bella e più sicura” che a suo tempo formulammo come Federazione e che trattava dei temi inerenti la sistematica messa in sicurezza del territorio e la relativa manutenzione (inclusi i beni culturali). In esso, tra l’altro, si ipotizzava una “due diligence” del costruito onde rilevare lo stato di sicurezza sismico dei fabbricati. Occorre rimboccarsi le maniche, senza cedere a demagogismi sempre inadeguati ma mai come in questo momento come quello che vedrebbe la riforma degli appalti come ritardante la ricostruzione, riforma che anzi può e deve costituire un’occasione per mettere fuori mercato le imprese poco serie”.

“La Federazione e le sue articolazioni merceologiche e produttive - continua la Presidente di Finco Tomasi - sono pronte a prestare la collaborazione che le autorità preposte ritenessero eventualmente di richiedere sia sotto il profilo di tipologie di soccorso più immediato (vedi, ad esempio, quello stradale e di ausilio al movimento), sia quello prevedibile in un secondo momento sotto il profilo della ricostruzione e del restauro, fruendo delle competenze delle sue Filiere Industriali della manutenzione, dell’involucro, del sottosuolo, dei beni culturali, delle macchine ed attrezzature da cantiere, etc.”

QUATTRO PASSI. “I quattro passi che potrebbero almeno attenuare tragedie immani come quella dello scorso 24 agosto - conclude la Presidente - sono a nostro parere i seguenti:

1) Rendere stabile - o in subordine prorogare al 2030 - la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di securizzazione sismica (e di riqualificazione energetica).

2) Estenderne l’applicazione - come da tempo segnaliamo - anche alle zone sismiche 3 e 4.

3) Rendere, in determinati casi, obbligatoria l’assicurazione del fabbricato portando in detrazione le relative spese, data l’ingentissima pressione fiscale che grava sulle proprietà immobiliari, non solo a livello di singolo manufatto ma anche di blocco o condominio attraverso maggioranze semplificate.

Ad esempio nel caso di fabbricati antecedenti al 1974, anno di pubblicazione della Legge 64 che recava provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

Deve essere predisposta una polizza assicurativa standard che garantisca i proprietari di immobili, uffici ed aziende di non incorrere in franchigie, esclusioni o altre eccezioni inappropriate o vessatorie.

Il costo dovrebbe essere comunque calmierato tenuto conto delle numerosissime polizze che potrebbero essere sottoscritte dagli Istituti assicurativi. Per lo Stato, la maggiore spesa sarebbe infinitamente minore di quella del recupero ex post e forse potrebbe essere percorsa l’idea di avvalersi di Fondi Europei.

Questo al di là del lavoro che si genererebbe.

4) Licenziare finalmente - e lo abbiamo più volte sottolineato in precedenza con lettere e note ufficiali - l’adeguamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008, che non hanno ancora visto la luce”.

IL COMUNICATO DI ASCOMAC. Pubblichiamo anche il comunicato stampa diffuso da Ascomac (Federazione nazionale commercio macchine):

“Partecipiamo con grande affetto al dolore ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai nostri “concittadini” che in questo tragico momento hanno subìto la furia devastante di uno dei più gravi terremoti degli ultimi anni.

Ma, ora, non basta più.

Bisogna rapidamente e per bene Pensare, Programmare, Agire per il nostro Paese e cioè per Noi Tutti!

ASCOMAC nel corso degli anni, prendendo spunto dalle prime e importanti valutazioni del Governo Monti, ha presentato al Governo e al Parlamento diverse proposte concrete di cui alcune accolte, per la qualità della vita ed il benessere dei cittadini, “CANTIERE ITALIA”, in materia di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico/privato e non solo, partendo dal presupposto indiscutibile che è inutile dare incentivi ad un edificio per il risparmio energetico se prima non si è verificata e migliorata la Statica e l’ Antisismica dell’edificio/infrastruttura.

Si può e si deve fare meglio per rispettare Tutti gli Italiani colpiti duramente purtroppo da questi tragici eventi.

La nostra Vision e le nostre Azioni finalizzate a valorizzare e realizzare Programmi per la Statica e l’Antisismica di edifici e infrastrutture

2012

MADE 2012: ASCOMAC PRESENTA "CANTIERE ITALIA"

ASCOMAC CON FEDERCOSTRUZIONI PER LA SOSTENIBILITA’

ASCOMAC “CANTIERE ITALIA”

2013

APRIRE IL “CANTIERE ITALIA”

ASCOMAC EDIFICI A ENERGIA, STATICA, ANTISISMICA QUASI ZERO

2014

CANTIERE A IMPATTO ZERO® E’ UNA INIZIATIVA ASCOMAC

ASCOMAC AL SAMOTER CON “CANTIERE A IMPATTO ZERO”

2012 / 2016

ASCOMAC – LEGGE n. 91/2013, Legge cd SBLOCCA ITALIA 2015 e LEGGI DI STABILITA’ - PROPOSTE

Interventi sul patrimonio immobiliare italiano, pubblico e privato, di riqualificazione idrica, statica, antisismica, energetica, digitale e ambientale, anche a fini di mobilità sostenibile

OBIETTIVO

- Miglioramento del Benessere dei Cittadini e della Qualità della Vita e Rrilancio del Lavoro ora e subito attraverso una nuova Vision, che parta dalla riqualificazione/ristrutturazione della casa come singola unità immobiliare, coinvolgendo l’edificio, il quartiere per arrivare alla Città e al Territorio (Vedi Audizione Camera Deputati 2014, pagg. 38 e segg.; Vedi anche proposta Ascomac, di una nuova Vision che parta dall’appartamento, per traguardare l’edificio, la pluralità di edifici, il quartiere, la città a fini di rigenerazione urbana e territoriale – Città/Territorio – verso la decarbonizzazione, accolta nel provvedimento del Senato lo scorso 30 luglio 2015; RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE SULL'AFFARE ASSEGNATO N. 580 in materia di Economia Circolare. Di seguito l’estratto e in neretto il paragrafo richiamato:

Estratto Lettera Q)

Q) Edifici sostenibili. La realizzazione di edifici sostenibili e lo sviluppo della bioedilizia possono essere integrate nelle agevolazioni per la riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus). Tali agevolazioni devono consistere in detrazioni di imposta delle spese sostenute e per essere produttive di effetti importanti devono essere confermate e stabilizzate per periodi di tempo lunghi. La misura dell'ecobonus, ha determinato effetti positivi per il risparmio energetico, per l'ambiente, per la salute, l'economia e l'occupazione. Occorre da subito una nuova visione, che parta dalla riqualificazione/ristrutturazione della casa come singola unità immobiliare, coinvolgendo l’edificio, il quartiere per arrivare alla Città e al Territorio. L’inserimento della proroga degli ecobonus nel Decreto di recepimento della direttiva Edifici a energia quasi zero, è stata una grande occasione, colta se non in minima parte, di rilancio della Rigenerazione e Riqualificazione urbana e del territorio, rappresentando l’anello di congiunzione, ora mancante, tra la Casa e gli interventi anche importanti "verticali" ma isolati, come la riqualificazione di unità immobiliari - il Piano Casa e il Piano per le Città/Territorio sostenibili, attraverso interventi "orizzontali" di ristrutturazione urbanistica. ).

- Riforma dell’attuale regime di incentivazione in ambito edilizio, idrico, energetico, digitale, mettendo a rete le diverse misure fiscali e strumenti finanziari quali project financing, finanziamento tramite terzi, contratti di partenariato pubblico-privato, attraverso l’attivazione di un fondo rotativo ad hoc, accessibile da Soggetti qualificati e certificati quali ad es. ESCo, Società di costruzioni e manutenzione che, nel ruolo di investitori, sollevino il cittadino-cliente finale, ormai sempre più in difficoltà economiche, dall’investimento, che rispondano dei risultati attesi ed effettivamente conseguiti, certificati da Organismo di parte Terza.

PROPOSTA

In riferimento all’art. 15, D.L. n. 63/2013, Ascomac tenuto conto:

1. di quanto già segnalato e richiesto nel corso del 2011 e 2012 al Governo e al Parlamento in materia di crescita del sistema Italia e cioè:

- revisione e unificazione e stabilizzazione fino al 31.12.2020 dei provvedimenti cd 36% e 55% (ora 50% e 65%), in quanto riguardanti il medesimo bene, nella misura del 50%

- dei diversi eventi calamitosi susseguitisi in tempi brevi (tra cui: Terremoto in Abruzzo aprile 2009, Alluvione Vicenza ottobre 2010, Alluvione di Genova novembre 2011, Terremoto in Emilia maggio 2012, Terremoto nelle Marche, Umbria e Lazio 2016

- il terremoto che ha colpito da ultimo la Emilia Romagna ha visto capannoni incentivati con la cd Tremonti Ter, i tetti dei capannoni incentivati con il conto energia del fotovoltaico e la morte di operai sotto i capannoni con le rendite Inail devolute alle vedove: due incentivi allo stesso bene ed una rendita ai familiari con un unico risultato: solo macerie

Un fatto del tutto inaccettabile per un Paese civile

2. della necessità di integrare tra loro gli interventi di statica, antisismica e risparmio idrico ed energetico, di cablatura del patrimonio immobiliare e infrastrutturale, per valorizzare al massimo gli ingenti investimenti in termini di sicurezza, di durata nel tempo

propone:

a) la realizzazione di Programmi, di ristrutturazione, recupero, manutenzione e miglioramento della sicurezza statica e antisismica, di risparmio e di efficienza idrica ed energetica del patrimonio immobiliare nei settori civile, terziario, industriale, agricolo, per la riqualificazione della Citta/Territorio finalizzata alla promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e quindi della Cultura e del Turismo, di mobilità sostenibile, oltre che di ripristino a seguito di eventi calamitosi e di riduzione del rischio di dissesto idrogeologico del territorio

b) la realizzazione di diagnosi, audit idrici, energetici, statici, antisismici anche attraverso sistemi di modellazione parametrica quali GIS Geografic Information System, BIM Building Information Modeling che consentono la realizzazione immediata di una banca dati “libretto del fabbricato/infrastruttura”, tracciandone il ciclo vita, dalla progettazione alla demolizione e smaltimento

c) la individuazione di una serie di misure fiscali e strumenti finanziari - fondo rotativo per la riqualificazione del patrimonio immobiliare presso la Cassa depositi e prestiti Spa- in stretto coordinamento con altre misure e strumenti vigenti, finalizzate alla attuazione dei Programmi suindicati

d) la attuazione dei Programmi e accesso al fondo rotativo da parte di Soggetti qualificati e certificati – rating reputazionale e rating di legalità (vedi Nuovo Codice Appalti) - quali ad es. E.S.Co. Società di costruzioni e manutenzione, Cooperative, Consorzi artigiani, nell’ambito delle legislazione vigente, anche attraverso procedure di project financing, di finanziamento tramite terzi, contratti di partenariato pubblico-privato etc.

e) il coordinamento degli interventi – statici, antisismici, idrici ed energetici e per la mobilità elettrica – con la certificazione dei risultati da parte di Organismi di parte terza, accreditati nel settore delle ispezioni per le costruzioni in conformità alla norma ISO/IEC 17020, per valorizzare e massimizzare nel tempo e gli investimenti effettuati.”

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