È stato approvato in conferenza Stato Città il riparto del fondo di manutenzione straordinaria delle strade di competenza delle Città metropolitane e delle Province previsto dalla legge di bilancio per il 2018. Si tratta di 1.620 miliardi per i prossimi cinque anni (120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni di euro all’anno per il periodo 2019-2023). In particolare l’accordo comporta l’assegnazione alle 14 Città metropolitane coinvolte del 24,4% dei fondi disponibili per un totale di 396 milioni: 45 milioni vanno a Torino, 54 a Roma, 39 a Napoli, 34 a Milano e 26 milioni a Palermo.
I criteri di riparto sono in parte predeterminati dalla legge che prescrive di tener conto anche della consistenza della rete viaria per il 78%, quindi per il 10 per cento dal tasso di incidentalità, e per il 12 per cento dalla fragilità territoriale sotto il profilo sismico e idrogeologico. Le risorse saranno utilizzate per tutte le attività connesse alla risanamento della rete viaria, dalla progettazione alla direzione lavori, ai controlli e collaudi delle opere. Nel corso della Conferenza l’Anci ha poi colto l’occasione per richiamare l’attenzione della Conferenza e del Governo sugli ulteriori strumenti necessari a delineare un quadro di finanziamento sostenibile a regime per le Città metropolitane e a risolvere i problemi che ancora ostacolano la formazione dei bilanci di previsione 2018 di alcune Città metropolitane, in particolare Roma e Milano. Le tre Città metropolitane siciliane, poi, non risultano assegnatarie dei finanziamenti regionali compensativi definiti lo scorso anno.
Buone notizie anche su altri due temi caldi sui quali l’associazione dei Comuni è da tempo impegnata. E’ stato dato infatti parere favorevole per l’assegnazione agli enti locali degli spazi finanziari aggiuntivi per 900 milioni di euro, a sostegno degli investimenti comunali in materia di edilizia scolastica, di impiantistica sportiva e altri interventi. In particolare, sul versante dell’edilizia scolastica la ripartizione interessa 342,2 milioni di euro da distribuire tra le 970 domande - accolte dando priorità alle amministrazioni più dotate di avanzi di amministrazione e fondi cassa - pervenute nelle scorse settimane alla Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica (SMES). Sono state avanzate da 596 enti (ciascun ente poteva presentare più candidature) che si sono attivati tempestivamente per rispondere alle più incombenti esigenze del territorio.
Nello specifico ai Comuni vanno 256 milioni di euro distribuiti su 563 enti, e 56 milioni vanno a sei Città metropolitane, di cui 46 milioni distribuiti tra Napoli (24,8) e Torino (21,1), mentre i restanti 10 milioni saranno ripartiti tra Venezia, Firenze, Genova e Reggio Calabria. Risultano, infine, destinatari di 30 milioni 26 Province. Essendo il plafond disponibile pari a 400 milioni, tutte le domande ritenute ammissibili sono state soddisfatte. I 57,8 milioni di euro residui saranno destinati a incrementare la disponibilità di spazi finanziari per altri tipi di opere.
Per l’impiantistica sportiva saranno distribuiti 100 milioni di euro per le 331 domande accolte dall’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, valutate sempre secondo l’ordine di priorità indicato dalla legge di bilancio e riguardanti 317 enti. In questo caso, si lasciano fuori 47 Comuni per circa 20 milioni di euro. Gli altri tipi di investimento, infine saranno assistiti da circa 460 milioni di euro.