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Sisma bonus e rinnovo ecobonus 65%: la mozione Unicmi

Sollecitato il rilascio delle linee guida sulla classificazione sismica dei fabbricati e l'estensione del sisma bonus alla zona sismica 3 e agli insediamenti produttivi, commerciali, terziario e alle seconde case

martedì 11 ottobre 2016 - Redazione Build News

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L’Assemblea Generale dei Soci Unicmi, riunitasi a Milano il 7 ottobre 2016, “plaude al messaggio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla sua condivisione delle tematiche esposte da Unicmi con particolare attenzione alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica.”

L’Assemblea Unicmi “chiede all’Esecutivo che nella prossima Legge di Stabilità siano quindi contenute:

1. La praticabilità delle detrazioni per la messa in sicurezza sismica del patrimonio immobiliare italiano, attraverso:

a. il rilascio delle linee guida sulla classificazione sismica dei fabbricati.

b. l’estensione della loro applicazione alla zona sismica 3 e agli insediamenti produttivi, commerciali, terziario e alle seconde case.

c. La stabilizzazione delle detrazioni per almeno un triennio in modo tale da renderle comunicabili al mercato e pianificabili dalle imprese.”

Misure secondo Unicmi “indispensabili per l’affermazione di questo strumento fiscale e per un deciso cambio di passo nella messa in sicurezza del nostro paese.”

Unicmi chiede anche “la conferma delle detrazioni del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica delle unità abitative, misura sicuramente anticiclica che non ha però ancora esaurito i suoi effetti nel mercato italiano delle costruzioni in generale e in quello dell’involucro edilizio in particolare.”

Contestualmente, l’Assemblea Unicmi, “riguardo alle detrazioni integrate (messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica) per i condomini:

3. Appoggia l’implementazione del progetto del Ministro Delrio che prevede l’anticipo integrale delle spese sostenute dai privati qualora l’intervento sia integrato fra messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica.

Il progetto prevede l’anticipo del 65% dell’importo dei lavori da parte di un fondo interbancario garantito da Cassa Depositi e Prestiti che recupererà il credito di imposta dallo Stato e l’anticipo del 35% da parte delle ESCO (Energy Service Company) che lo recupereranno attraverso le bollette energetiche degli utenti.”

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