Nel periodo che va dai giorni successivi al sisma del 24 agosto 2016 alla fine di febbraio 2017 sono stati impiegati, ciascuno per almeno sette giorni di attività, 6655 professionisti tecnici - 3133 ingegneri, 2677 geometri e 845 architetti - nella redazione delle schede AeDES e FAST. Inoltre, più di 730 geometri e 250 ingegneri sono stati impegnati nel data entry (digitalizzazione informatica delle schede validate) e nella verifica delle schede stesse. 600 professionisti, tra geometri e ingegneri, sono stati impegnati nei comuni nell’attività di supporto alla Pubblica Amministrazione per la gestione dei COC (CCR o COR). All’esito dei dati informatizzati risulta che, alla data del 31 marzo 2017, sono state redatte 154.963 schede (di cui 55716 AEDES e 99.250 FAST). Il 45% circa di queste schede è stato prodotto dagli ingegneri, il 35% dai geometri e il 20% dagli architetti.
I dati sono stati presentati in occasione di una riunione dei Consigli Nazionali degli Ingegneri, degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dei Geometri, nonché dell’IPE, associazione degli ingegneri per la prevenzione e le emergenze.
I tecnici liberi professionisti, messi a disposizione e coordinati dalle rappresentanze ordinistiche, hanno già garantito oltre il 70% dell’intera attività di verifica. Tuttavia, il sistema ha rilevato, nelle aree interessate dal sisma, una serie di criticità. Gli Ordini sottolineano, sulla base dei dati oggettivi, che le difficoltà nel completare la redazione delle verifiche di agibilità vanno messe in relazione al volume molto elevato di interventi, che un sisma così intenso e prolungato ha reso necessari. Ciò non toglie che, al di là dello straordinario impegno delle categorie professionali, debba porsi rimedio a tutta una serie di problematiche evidenziate in più occasioni alla protezione Civile. In particolare, si individuano difficoltà di comunicazione tra la struttura dell’emergenza e i Consigli Nazionali delle professioni tecniche. È necessario che i Consigli partecipino constantemente al tavolo decisionale che sta a monte dell’emanazione delle varie ordinanze.
A questo proposito, i Consigli Nazionali sono pronti a fare la loro parte affinché le criticità emerse vengano superate.