Il 29 aprile alle 12.00 sarà inaugurata "la casetta" di Muccia (MC), una struttura mobile sede dell'Osservatorio Sisma, promosso da Legambiente e Fillea Cgil, il cui obiettivo sarà vigilare sui processi di ricostruzione.
L’Aquila, devastata dal sisma del 6 aprile 2009, fatica a rinascere. Gli errori commessi nella città abruzzese, pesantemente segnata da speculazioni, scandali e ritardi non devono essere ripetuti nelle zone terremotate del Centro Italia colpite dal sisma a partire dal 24 agosto 2016.
Per questo Legambiente e la Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni, promuovono un Osservatorio nazionale per una ricostruzione di qualità, ubicato presso l’area del Cratere, a Muccia (MC), aperto ai contributi di tutte le forze sociali, del volontariato, del civismo, delle istituzioni che condividano le finalità di una ricostruzione pubblica e privata, residenziale e di impresa, di qualità.
Le priorità dell’Osservatorio sono la ricostruzione delle scuole, la gestione delle macerie finalizzate al recupero e al riutilizzo, l’attenzione alla qualità e sicurezza del lavoro.
Un Osservatorio che:
- sia composto, oltre che dai responsabili nazionali, dai rappresentanti della Fillea Cgil e di Legambiente dei territori colpiti dal Sisma e da esperti di provata fama nazionale, aperto ai contributi di tutte le forze sociali, del volontariato, del civismo, delle istituzioni che condividano le finalità di una ricostruzione pubblica e privata, residenziale e di impresa, di qualità cioè migliorativa in quanto basata su principi di: massima sostenibilità ambientale ed energetica, antisismica, confort, salubrità, ricorrendo alle migliori tecniche costruttive e ai migliori materiali innovativi;
- sia di sostegno alle amministrazioni pubbliche locali e alla cittadinanza anche con specifiche campagne informative e di sensibilizzazione rivolte a tutti (cittadini, sindaci, ma anche professionisti, imprese, ecc.) al fine di promuovere modelli di ricostruzione più avanzati;
- sia promotore presso tutti gli interlocutori pubblici e privati (Commissario per la ricostruzione, Regioni, Comuni, Stazioni appaltanti) di un ciclo produttivo il più possibile basato sull’economia del riciclo e circolare, sulla riduzione degli impatti ambientali (rifiuti edili, rifiuti speciali, gestione dei materiali in entrata e uscita dal cratere), sulla qualità del lavoro (regolarità, attenzione alla sicurezza);
- sia promotore, anche attraverso un modello di ricostruzione di qualità, di maggiore legalità, tracciabilità, trasparenza, in ausilio alle istituzioni pubbliche preposte e non in alternativa a quanto già previsto e di positivo (ruolo delle Anagrafi, ruolo dell’Anac, protocolli di legalità, funzione delle Casse Edili e delle forze sociali), ma ad ulteriore sostegno e “attivazione sociale” delle stesse comunità locali in questa direzione;
- sia promotore di possibili “cantieri modello”, con estensione e utilizzo delle migliore pratiche disponibili, a livello generale (estensione del Durc per Congruità contro ogni forma di lavoro nero, ruolo attivo dei Rappresentanti Territoriali per la Sicurezza, gestione integrata dei settimanali di cantiere, ecc.) e a livello di singolo cantiere (formazione mirata per i singoli lavoratori su sicurezza, nuovi materiali, corretta gestione dei rifiuti e loro trattamento, servizi in loco, qualità degli alloggiamenti e dei trasporti per i lavoratori, ecc.) promuovendo tra le popolazioni locali maggiore sensibilità su questi temi;
- favorisca l’insediamento e la nascita di imprese in loco specializzate nella ricostruzione di qualità, nell’utilizzo di nuovi materiali a minor impatto ambientale e dei materiali di riciclo, nella gestione dei rifiuti, nella predisposizione dei depositi di materiali, ecc.
A tale scopo, Fillea Cgil e Legambiente hanno concordano da subito di:
- insediare l’Osservatorio presso l’Area del Cratere, organizzando una serie di riunioni e assemblee sul territorio al fine di presentare lo stesso, le sue finalità, le modalità operative e quelle di adesione da parte di altri soggetti per poi giungere ad un’iniziativa nazionale di presentazione dello stesso;
- predisporre uno specifico sito dedicato e specifici materiali informativi sul tema della ricostruzione migliorativa di qualità al fine di sensibilizzare cittadini, istituzioni, professionisti ed imprese;
- avviare tutte le necessarie interlocuzioni con il Commissario per la ricostruzione, gli enti locali, le associazioni datoriali al fine di promuovere ogni iniziativa volta a favorire cicli produttivi più avanzati e sostenibili, con particolare attenzione all’insediamento di imprese all’interno del cratere di qualità che valorizzino innovazione e lavoro;
- definire modalità di monitoraggio e di rendicontazione delle attività svolte attraverso report con cadenza trimestrale e la redazione di un Rapporto annuale dedicato alla "Ricostruzione di qualità".