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Sisma Centro Italia, approvate nuove misure per la ricostruzione pubblica e privata

Tra le novità c'è l’innalzamento da 140mila a 215mila euro della soglia per l’affidamento diretto nell’ambito della ricostruzione pubblica, per le opere delle Ordinanze 109, 129 e 137. Esteso al 18 agosto 2023 il termine per la presentazione delle progettazioni da parte dei soggetti attuatori

martedì 25 luglio 2023 - Redazione Build News

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Oggi la Cabina di coordinamento sisma, composta dai Presidenti delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), i rappresentanti dei Sindaci, i delegati dalle ANCI regionali e presieduta dal Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l’intesa su una serie di Ordinanze riguardanti la ricostruzione pubblica e privata.

Strumenti di semplificazione per soggetti beneficiari interventi piani opere pubbliche

In funzione dell’adeguamento alla soglia già prevista in sede europea è stato predisposto l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto nell’ambito della ricostruzione pubblica. In particolare, per le opere delle Ordinanze 109, 129 e 137, la soglia passa da 140mila a 215mila euro. Viene inoltre esteso al 18 agosto 2023 il termine per la presentazione delle progettazioni da parte dei soggetti attuatori. Una novità che renderà le procedure per la ricostruzione delle opere pubbliche più snelle e consentirà agli uffici di integrare le progettazioni già in corso. Sempre nell’ottica di una maggiore efficacia e rapidità sono già stati predisposti, in collaborazione con ANAC, degli atti tipo (consultabili sul sito www.sisma.gov.it) in virtù di un Accordo per l’esercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post-sisma, che verrà illustrato nei prossimi giorni.

Il Commissario Castelli ha dichiarato: “La Cabina di oggi segna un passaggio particolarmente significativo per la realizzazione dell’obiettivo del mio mandato: passare dalle norme ai cantieri, dare davvero l’avvio in modo sostanziale al percorso di ricostruzione. Grazie alla piena, costante, collaborazione delle Regioni, degli Usr e dei Comuni possiamo infatti guardare con ottimismo e ancora maggiore determinazione alla ricostruzione pubblica e privata. Soprattutto nei centri maggiormente colpiti che, spesso, scontano anche problematiche legati ai dissesti che il sisma ha generato nel loro territorio e a disparità normative che non tenevano sufficientemente conto della specificità della loro ricostruzione. Oltre a semplificare e ad adeguare le norme, per renderle più rispondenti alle necessità complesse e differenziate nel cratere sismico, grazie alle Ordinanze speciali in deroga e all’ascolto quotidiano delle necessità operato dallo staff della Struttura, siamo riusciti a individuare degli strumenti innovativi e dirimenti per sciogliere alcuni dei nodi più complessi degli ultimi anni. Questo momento, pur nella sua importanza, rappresenta un punto di ulteriore partenza: l’impegno non può venire mai meno e ogni risultato è l’anticamera di un’altra opera da compiere”.

Più fondi per edifici rurali e Comuni più colpiti

Un altro intervento compiuto dalla Cabina è quello che consentirà l’assegnazione di maggiori risorse per la ricostruzione privata, sia di edifici rurali sia in aree disagiate. È stata infatti accolta la modifica al Testo unico della ricostruzione privata che prevede l’aumento del 10% del contributo concedibile per la ricostruzione degli edifici nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, dove insistono Psr o zone rosse e anche per i cosiddetti “cantieri disagiati”, che vengono definiti da una serie di parametri come le distanze e la possibilità di accesso. Sarà anche riconosciuto un aumento di contributo per gli edifici di tipo rurale che, nell’area dell’Appennino centrale, spesso ospitavano sia l’abitazione che l’attività dei proprietari. In questo modo si vuole preservare una delle espressioni più caratteristiche del territorio del cratere, dove l’attività agro-silvo-pastorale rappresenta un’eccellenza da tutelare.

Ordinanze speciali

Sono state approvate due ordinanze speciali per la ricostruzione di Camerino, uno dei centri maggiormente colpiti delle Marche per cui viene prevista una accurata definizione degli strumenti di affiancamento, gestione e monitoraggio dei cantieri. A Camerino vengono anche assegnati ulteriori 3,8 milioni di euro per la demolizione dell’Hotel Roma e l’interramento dell’elettrodotto nel quartiere Vallicelle.

Via libera anche alle Ordinanze speciali in deroga per i Comuni abruzzesi di Campotosto, Montereale, Cortino e Torricella Sicura, che finanziano 62 milioni di euro di opere pubbliche, funzionali anche allo sblocco della ricostruzione privata. I primi due comuni ricadono nel cosiddetto “doppio cratere” sismico, 2009 e 2016. Queste Ordinanze speciali esprimono la necessità di completare al più presto il recupero dei contesti urbani partendo dalla necessità di coordinare al meglio la ricostruzione privata e pubblica, al fine di gestire in modo efficiente i diversi cantieri e garantire l’unitarietà degli interventi.

Sono state inoltre integrate le due Ordinanze speciali in deroga riguardanti i Comuni reatini di Amatrice e Accumoli, con un ulteriore finanziamento di 3,5 milioni di euro destinato per un ulteriore intervento di demolizione ad Amatrice, per i maggiori costi legati alla delocalizzazione di alcune frazioni ad Accumoli. Inoltre, stata introdotta una modifica tesa a facilitare e semplificare gli interventi per la realizzazione della piazza cittadina di Accumoli.

Un’ulteriore Ordinanza speciale in deroga consente di avviare una parte della ricostruzione di Pioraco, comune del Maceratese, consentendo l’acquisto e il recupero di un edificio in rovina nel quartiere La Madonnetta.

L’intesa è stata raggiunta anche sull’Ordinanza speciale in deroga che approva l’accordo sottoscritto tra Usr, Comune di Macerata e privati, primo passo per la ricostruzione delle palazzine tra via Pantaleoni e via Coniugi Zorli, dove attendono di rientrare circa 160 famiglie.

Comunità energetiche rinnovabili

Relativamente alle Cer, per le quali nella Cabina di Coordinamento del 27 giugno era stata raggiunta l’intesa sulla graduatoria del bando del Pnc sisma 2009-2016, nella giornata odierna è stato dato il via libera alla creazione di un gruppo di supporto per gli interventi attuativi previsti dal bando, con particolare riferimento al partenariato pubblico-privato. I soggetti capofila beneficiari sono in totale 18 e la percentuale di contributo assegnata è compresa tra il 50% e il 70% rispetto all’investimento complessivo.

Infine, nel Corso della Cabina integrata che governa l’attuazione del Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016, è stata raggiunta l’intesa sulla riallocazione, riguardante la Regione Umbria, dei finanziamenti residui delle misure di NextAppennino B1.1, B2.3, B3.1e B3.2, cioè i bandi per i grandi investimenti, per l’inclusione sociale, cooperazione e terzo settore, sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali, economia circolare e filiere agroalimentari.

Leggi anche: “Sisma Centro Italia, nasceranno 25 Comunità energetiche rinnovabili

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