Il Consiglio Nazionale Ingegneri esprime la solidarietà e la vicinanza di tutta la categoria degli ingegneri italiani alle popolazioni della Turchia e della Siria colpite dal tremendo sisma di ieri. Il tragico conteggio delle vittime e le immagini di distruzione diffusa, in alcuni casi anche di edifici di grande interesse storico e artistico, purtroppo fanno tornare alla mente gli avvenimenti che con fatale puntualità colpiscono anche il nostro Paese e che richiamano, ancora una volta, la necessità di agire nella direzione della prevenzione.
“Da anni il Consiglio Nazionale, anche in collaborazione con le altre professioni tecniche, si batte affinché nel nostro Paese si affermi la cultura della prevenzione – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente CNI -. Basti pensare che il primo Piano di prevenzione sismica fu presentato oltre dieci anni fa e da allora non abbiamo registrato passi avanti soddisfacenti. Anche i recenti strumenti legati ai bonus edilizi, che avrebbero potuto dare un impulso alla messa in sicurezza dei nostri edifici a rischio, non hanno avuto l’effetto sperato. Il ricorso al sisma bonus, infatti, è risultato residuale rispetto all’eco bonus, soprattutto a causa della complessità delle procedure e all’incertezza sulle tempistiche. Questi ultimi avvenimenti in Turchia e Siria dimostrano, ancora una volta, che non è più rinviabile l’adozione di un Piano di prevenzione sismica. Il sisma bonus, inoltre, va applicato con costanza in un periodo ragionevolmente lungo, intervenendo nella direzione della semplificazione. Queste iniziative non sono più rinviabili. Numerosi rapporti del nostro Centro Studi hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che i costi economici della prevenzione sono certamente inferiori a quelli delle varie ricostruzioni. Senza contare che la prevenzione consente di salvare migliaia e migliaia di vite umane, risparmiando alle famiglie e al Paese intero insopportabili lutti”.
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