L’Ance ha aggiornato la guida “Sismabonus sull’acquisto di unità immobiliari antisismiche” alla luce delle ultime modifiche intervenute in relazione alle modalità applicative della disciplina - Legge di Bilancio 2020, Risposte dell’Agenzia delle Entrate n. 5 del 16 gennaio 2020 e n. 70 del 20 febbraio 2020, DM n. 24 del 9 gennaio 2020.
In particolare, il vademecum tiene conto delle novità apportate:
- dall’art. 1, commi 70 e 176, della Legge di Bilancio 2020, che ha eliminato lo “sconto in fattura” per gli interventi di messa in sicurezza antisismica. La Legge 160/2019 ha, infatti, escluso, per l’acquirente delle unità immobiliari antisismiche, beneficiario del Sismabonus acquisti, la possibilità di optare per lo sconto sul corrispettivo praticato dall’impresa, in alternativa alla fruizione diretta della detrazione ovvero alla cessione del credito, riducendone drasticamente la portata applicativa;
- dalla risposta n. 5 del 16 gennaio 2020, con la quale l’Agenzia delle entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alla fruibilità del Sismabonus anche con riferimento a eventuali acconti, purché il preliminare di vendita dell’immobile sia registrato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si intende far valere la detrazione e siano ultimati i lavori sull’intero fabbricato. Se al momento del rogito l’intervento sull’intero fabbricato non sia ancora ultimato, la detrazione potrà essere fatta valere solo a partire dall’anno di imposta in cui i medesimi lavori saranno terminati;
- dal DM n. 24 del 9 gennaio 2020, che ha aggiornato il Decreto 28 febbraio 2017, n. 58, prevedendo, in conformità alle disposizioni regionali, che il progetto degli interventi per la riduzione del rischio sismico e l’asseverazione della classe di rischio dell’edificio debbano essere allegati alla SCIA o alla richiesta del permesso di costruire, al momento della presentazione allo Sportello Unico competente, “tempestivamente e comunque prima dell’inizio dei lavori”.
In allegato la guida aggiornata