Nella riunione di ieri 20 febbraio 2017, l'assemblea plenaria del Consiglio superiore dei lavori pubblici ha approvato le Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, grazie alle quali decollerà il sismabonus previsto dalla legge di bilancio 2017.
Infatti, l’operatività degli incentivi di cui all’articolo 1, comma 2, lettera c), punti 2) e 3) della legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 è subordinata all’approvazione delle linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, nonché delle modalità per l’attestazione, da parte dei professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati.
ENTRO IL 28 FEBBRAIO IL DECRETO DEL MIT CON LE LINEE GUIDA. Ora il ministero delle Infrastrutture dovrà adottare le Linee guida attraverso un decreto da licenziare entro il prossimo 28 febbraio.
OTTO CLASSI DI RISCHIO. Rispetto alle bozze precedenti, il testo delle Linee guida approvate dal CSLLPP aumenta le classi di rischio da 6 a 8, aggiungendo la A+ e la G. La diagnosi dell'edificio dovrà essere effettuata da un tecnico che classificherà l'immobile in una delle nuove classi. Successivamente il tecnico dovrà progettare gli interventi e, una volta che i lavori sono eseguiti, dovrà misurare nuovamente il grado di pericolosità della struttura. È prevista l'analisi della vulnerabilità dell'edificio e del sito di costruzione. La classe dipenderà anche dal calcolo del costo medio annuo da sostenere per aggiustare i danni e “tappare” le perdite dovute a possibili eventi sismici.
COME SI OTTIENE IL BONUS. Il sismabonus fino all'85% si ottiene saltando di una o due classi di rischio.
DUE METODI A DISPOSIZIONE PER EFFETTUARE LE DIAGNOSI. Per svolgere le diagnosi saranno a disposizione due metodi (erano 3 nella prima bozza): uno è di tipo semplificato, da utilizzare con maggiore frequenza, per gli interventi sulle strutture in muratura. Lo schema semplificato si fonda su meccanismi veloci sul modello dei rilievi condotti negli scenari di emergenza dalla Protezione civile.
IN COSA CONSISTE IL SISMABONUS. Ricordiamo che la Legge di bilancio 2017 ha introdotto la detrazione del 50% per le spese sostenute per interventi antisismici su edifici localizzati nelle zone ad elevata pericolosità per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 e per un importo complessivo pari a 96.000 euro per ogni anno. L’agevolazione si applica sugli immobili adibiti ad abitazione e ad attività produttive ed è ripartita in 5 rate annuali di pari importo; può essere elevata fino all’80% se gli interventi realizzino un miglioramento della classe di rischio sismico. Nel caso di interventi antisismici sulle parti comuni degli edifici la detrazione viene elevata fino all’85%, a seconda del miglioramento della classe di rischio.