Entra in funzione IT-alert, il sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione. Da oggi 13 febbraio 2024 il sistema IT-alert sarà operativo esclusivamente in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso relative a:
- Collasso di una grande diga;
- Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
- Incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica;
- Attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano.
Ricordiamo che con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile del 19 gennaio 2024, sono state adottate le indicazioni operative che definiscono le modalità per rendere possibile l’utilizzo del IT-Alert da parte del Sistema di protezione civile, come previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 e successive modificazioni.
Il messaggio
Il messaggio IT-alert, una volta trasmesso, viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall'emergenza e abbia un telefono cellulare acceso e agganciato alle celle telefoniche. Ricevere un messaggio di allarme IT-alert relativo a uno di questi scenari indica, quindi, che ci si trova in una situazione di potenziale pericolo rispetto a un’emergenza imminente o già in corso e quali sono le prime azioni da compiere per minimizzare la propria esposizione al pericolo, come restare al chiuso o allontanarsi dai corsi d’acqua o evacuare la zona, ad esempio.
“Informare tempestivamente la popolazione in caso di una situazione di potenziale pericolo è fondamentale – ha dichiarato il Capo Dipartimento della Protezione Civile – e, grazie a IT-alert, la Protezione Civile ha ora uno strumento in più per arrivare rapidamente ai cittadini. Ricordiamoci però che in emergenza è altrettanto cruciale sapere cosa fare e cosa non fare cioè, in breve, farsi trovare preparati se si riceve una notifica di allarme. Ecco perché è sempre utile informarsi fin da subito sulle buone pratiche di protezione civile, perché sono la prevenzione e i corretti comportamenti che salvano le vite”.
La consapevolezza dei rischi da parte di chi riceve il messaggio, la conoscenza del territorio, della pianificazione di protezione civile e dei comportamenti da adottare in caso di emergenza, sono presupposti essenziali affinché l’allarme si traduca effettivamente in azioni individuali e collettive che possono fare la differenza. Sul sito www.iononrischio.gov.it è possibile scoprire cosa è utile sapere e cosa fare rispetto alle diverse tipologie di rischio.
Ad oggi IT-alert non è ancora operativo per tutti gli scenari
Ad oggi, il sistema IT-alert non è ancora operativo per tutti gli scenari previsti dalla normativa. Per gli scenari di rischio relativi a precipitazioni intense, maremoto generato da un sisma e attività vulcanica dello Stromboli si è reso necessario, infatti, un supplemento di analisi e verifiche che richiedono il prolungamento della fase di sperimentazione per un altro anno.
Invio di periodici messaggi di “test”
È utile ricordare che, per ottimizzare l’operatività del sistema, è previsto l’invio di periodici messaggi di “test”, sia per i rischi per cui IT-alert è operativo sia per quelli ancora in fase di sperimentazione.
Chi dovesse ricevere un messaggio IT-alert che inizia con la parola “TEST” quindi non ha nulla da temere: si tratta semplicemente di verifiche di funzionalità del sistema, con la duplice funzione di assicurarne il corretto funzionamento in caso di reale emergenza e, allo stesso tempo, di tenere alta l’attenzione sui rischi possibili sul territorio e aumentare la consapevolezza di ciascuno di noi.
Ulteriori informazioni sul sistema di allarme pubblico e sul suo funzionamento sono consultabili al sito www.italert.gov.it. Le buone pratiche di protezione civile, utili a farsi trovare preparati nel caso si riceva una notifica di allarme, sono consultabili sul sito www.iononrischio.gov.it.
Sito IT-alert