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Sistema di ventilazione forzata nei parcheggi sotterranei: la Guida Maico Italia

Maico Italia pubblica la prima parte della guida "Progettazione di un sistema di ventilazione forzata per l'estrazione degli inquinanti di un parcheggio sotterraneo con i ventilatori a getto 'jet fans'"

lunedì 29 febbraio 2016 - Erika Seghetti

Il controllo del fumo e del calore in caso di incendio è indispensabile per la salvaguardia di persone e strutture edili ed in particolare l’utilizzo di Sistemi di Evacuazione Fumo e Calore (SEFC) lo sono per creare zone libere da fumo al di sotto di uno strato di fumo in sospensione in tal senso i sistemi di ventilazione meccanica sono la risposta sia per i problemi legati all’evacuazione di fumi ad alta temperatura che per l’aspirazione d’emergenza in caso d’incendio nonché per la rimozione degli inquinanti e tale è pratica ormai ampiamente diffusa.
Questo tema è stato sviluppato in una guida redatta da Maico Italia che verrà pubblicata in tre parti dal titolo "Progettazione di un sistema di ventilazione forzata per l'estrazione degli inquinanti di un parcheggio sotterraneo con i ventilatori a getto 'jet fans'". La prima parte - pubblicata di recente-(IN ALLEGATO)- tratta i seguenti argomenti:

I FATTORI POTENZIALI DI RISCHIO DERIVANTI DA UN INCENDIO:
− produzione di gas e sostanze tossiche prodotti dalla combustione, con effetti di lacrimazione ed incapacità di fuga
− sviluppo di fumo (sospensione di cenere nell’aria) con conseguente visibilità ridotta o impedita
− sviluppo di alte temperature
− diminuzione dell’ossigeno necessario all’incendio e aumento del monossido di carbonio con effetti quali la perdita di conoscenza e la morte per asfissia (secondo le statistiche più dei 2/3 delle vittime degli incendi muoiono a causa di soffocamento o avvelenamento da fumo)

FUNZIONI E VANTAGGI DELLA VENTILAZIONE FORZATA IN CASO DI INCENDIO:
1.Permette la rimozione dei fumi di incendio e la messa in depressione del locale impedendo l’invasione da parte dei fumi di altri locali. Questo crea le migliori condizioni di fuga degli occupanti e facilita l’individuazione del focolaio da parte dei vigili del fuoco
2.Contribuisce a mantenere una temperatura ambiente relativamente bassa (300°-400°C), mentre in caso di ambiente sigillato si possono superare facilmente i 1000° C, provocando la combustione di qualsiasi materiale per il solo calore radiante, condizione che renderebbe inutile qualsiasi intervento di spegnimento esterno.

Nella guida viene poi presentato un caso di studio grazie al quale vengono analizzati: calcoli progettuali, verifiche fluidodinamiche, analisi dell'azione degli agenti inquinanti, analisi fluidiodinamico, realizzazione del modello CFD

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