“La mappatura delle reti esistenti è cruciale per una corretta pianificazione degli interventi, per favorire la condivisione delle infrastrutture già esistenti e, in termini generali, per la valorizzazione delle informazioni disponibili.
L’istituzione del 'SINFI', il Catasto del Sottosuolo, vuole dare contezza del dispiegamento, su tutto il territorio nazionale, delle reti dei servizi, siano essi di Telecomunicazioni o di Utility quali acque, elettricità, gas e teleriscaldamento.”
Lo ha ricordato il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, presentando ieri alla Commissione Trasporti della Camera le linee programmatiche in materia di poste e telecomunicazioni.
“Il sistema SINFI realizzato in Italia e installato sul data center del MISE, è stato aperto al pubblico nella sua prima release ad aprile 2018, ha raccolto e reso disponibili una molteplicità di informazioni relative a tutti i principali operatori di Telecomunicazioni, Elettricità, illuminazione pubblica, gas e gestione delle acque, offrendo importanti vantaggi agli operatori ed agli enti territoriali chiamati rispettivamente a realizzare e verificare progetti per il dispiego di nuove reti”, ha spiegato il ministro.
Allo stato attuale “561 operatori e la gran parte dei Comuni italiani (solo 7 sono adempienti) non hanno comunicato o trasferito i dati al SINFI. Occorre invertire la tendenza perché il SINFI e la piena valorizzazione dei dati contenuti può rappresentare un’occasione di crescita nonché uno strumento utilissimo nelle situazioni di crisi, si pensi, in particolare, agli eventi sismici, nei quali una conoscenza approfondita e in tempo reale delle reti esistenti appare essenziale. In questa direzione, avvieremo al più presto – ha annunciato Di Maio - la redazione del Regolamento per il SINFI che disciplinerà i procedimenti sanzionatori a carico degli operatori inadempienti nella comunicazione dei dati e, al contempo, definirà la disciplina di accesso ai dati per i diversi soggetti coinvolti (operatori economici, enti territoriali, pubbliche amministrazioni). La valorizzazione dei dati disponibili è essenziale in una logica di data economy che intendiamo incoraggiare e sostenere nella nostra azione di governo”.
Il progetto SINFI “arricchirà sensibilmente anche le competenze delle community italiane di software cartografici Open Source. L’adozione di un modello di sviluppo aperto ed interoperabile ha già visto un’importante partecipazione di startup e micro imprese italiane, nell’offerta di studi, servizi e sviluppi software innescati proprio dal SINFI”, ha concluso il titolare del Mise.