L’azienda Liquigas ha di recente terminato i lavori per la realizzazione del nuovo Branch Office cremonese. L’intera progettazione è ruotata intorno a due concetti fondamentali: massimizzare il risparmio e garantire il comfort dei dipendenti. Per soddisfare queste esigenze da un punto di vista impiantistico è stato scelto il sistema VRF ECO G a tre tubi Panasonic.
L'impianto in dettaglio
Lo schema impiantistico dell’edificio Liquigas ha previsto l’installazione di due GHP (potenza nominale 112 kW termici) con unità a cassetta a quattro vie 60X60 posizionate nel controsoffitto , in combinazione con tre impianti monosplit PACi Elite da 5kW per i CED.
In situazioni in cui la fornitura di energia elettrica rappresenta un problema, la scelta del GHP si rivela ottimale: l’alimentazione a metano o a GPL con una sola linea elettrica monofase consente infatti l’utilizzo dell’elettricità per altri usi, quali ad esempio l’alimentazione dei server, l’illuminazione dei vari ambienti ed eventuali altre applicazioni che consumano corrente, riducendo così anche i picchi di carico all’interno dell’edificio.
Grazie al nuovo motore a ciclo Miller, i GHP Panasonic a tre tubi possono operare simultaneamente in riscaldamento e in raffrescamento raggiungendo rapidamente la potenza richiesta. Inoltre, lo sfruttamento del calore prodotto dal motore permette di evitare il ciclo di sbrinamento dei climatizzatori, consentendo ai sistemi di offrire le massime prestazioni anche in condizioni critiche (fino a temperature esterne di -21°C) mantenendo sempre costante la potenza resa. In un’ottica di efficienza energetica, il calore prodotto dal motore può anche essere messo a disposizione di un sistema per l’erogazione di acqua calda sanitaria, fornendo fino a 30kW di acqua calda a 75°C in modalità raffrescamento.
Prevenire gli imprevisti
Per un comfort garantito anche in caso di emergenze o malfunzionamenti, entrambi i sistemi GHP sono stati collegati a tutti gli uffici: questa particolare installazione permette di coprire l’intera area climatizzata anche con un solo impianto funzionante, assicurando almeno metà della potenza in caso di guasti o nell’eventualità in cui una delle due macchine sia ferma per manutenzione.
Modalità di funzionamento in modo indipendente
Un’ulteriore accortezza ha portato l’azienda a scegliere un impianto a tre tubi che permettesse la possibilità di selezionare la modalità di funzionamento in modo indipendente (in riscaldamento o in raffrescamento) per ciascuna unità interna. «L’impianto così strutturato offre la massima flessibilità di utilizzo all’azienda, in funzione del carico interno ma anche dell’irraggiamento solare per esposizione - spiega Alessandro Ferrara, Panasonic Regional Key Account - senza considerare che è in grado di soddisfare ogni singola richiesta da parte degli impiegati, riducendo al minimo il rischio di reclami dovuti a problemi di discomfort».
Monitoraggio e regolazione
Un'ultima nota riguarda il dispositivo di gestione dell’impianto: per il monitoraggio è stato installato il sistema di supervisione di tipo touch screen CZ-256ESMC2, un modulo di controllo intelligente che permette la gestione di tutte le unità interne attraverso molteplici configurazioni (senza la necessità di schede accessorie).
Accessibile sia dalla sede locale sia da quella centrale di Milano per mezzo di collegamento via web, il dispositivo permette di ottimizzare i costi di esercizio programmando il funzionamento al meglio e regolando la temperatura secondo le esigenze.