A confermare il trend delineato nel recente report pubblicato dall'istituto di ricerca IHS secondo cui il mercato del fotovoltaico sarà caratterizzato nei prossimi anni da un boom di impianti ad accumulo, arrivano i dati dalla Germania.
Secondo uno studio diffuso dall'associazione del solare tedesca BSW-Solar i prezzi per i sistemi di storage di energia solare sono scesi del 25% dalla scorsa primavera. I risultati, resi noti lo scorso 28 dicembre, sono stati definiti dall'amministratore delegato di BSW un “bel regalo di Natale per l'Energiewende (la strategia di transizione energetica tedesca) e per tutti gli operatori dei sistemi di energia solare. Avere sistemi di sccumulo convenienti significa ottenere maggiore indipendenza energetica e poter contare su prezzi dell'energia elettrica stabili sul lungo periodo.”
15mila installazioni residenziali, incoraggiate da prestiti agevolati
Secondo le stime dell'Associazione al momento circa 15mila famiglie tedesche sono già in grado di soddisfare gran parte del loro consumo di energia elettrica attraverso i propri sistemi fotovoltaici, anche durante le ore serali. A confermare l'interesse verso i sistemi di stoccaggio è l'aumento delle richieste di prestiti dedicati alla KfW, la banca pubblica tedesca, cresciute del 32% nel terzo trimestre 2014. La KfW offre infatti finanziamenti agevolati per chi vuole installare sistemi di accumulo da abbinare al fotovoltaico. A questo si aggiunge l'incentivo pubblico introdotto nel 2013, che copre il 30% della spesa.
I dati fanno ben sperare, conclude il report in un vero e proprio boom del fotovoltaico abbinato a sistemi di storage, in Germania, e non solo.
LA SITUAZIONE IN ITALIA. Anche in Italia, infatti, grazie anche alla pubblicazione di una recente delibera dell’Autorità per l’Energia (leggi qui), ci si aspetta che stoccare la propria energia diventi la norma per chi la autoproduce in casa con il solare.
E' quanto auspica anche Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo-The Innovation Cloud, fiera del settore che si terrà a Milano dall’8 al 10 aprile 2015.
I presupposti per la nascita di un mercato rilevante in Italia ci sono, anche se, con i prezzi ancora relativamente alti - commenta Zingale -. La partenza non sarà certo esplosiva. La domanda c’è, la normativa anche e le tecnologie offerte sono diverse.
Va detto che quella di natura economica non è l’unica motivazione che spinge a installare le batterie: c’è più una motivazione quasi etica o politica, che porta molti ad essere disposti a spendere per lo storage per rendersi più indipendenti dal punto di vista energetico. In generale comunque il mercato decollerà solo con un più deciso calo dei prezzi.
Le prospettive sono incoraggianti - continua Zingale -. La curva di apprendimento della tecnologia sembra piuttosto ripida. Ad esempio, l’ultimo dato arrivato dal mercato tedesco, dove lo storage è spinto anche da un incentivo apposito, racconta di un calo dei prezzi del 25% dal primo al secondo semestre 2014.
ULTERIORI CALI DEI PREZZI. IHS prevede a livello mondiale un ulteriore calo del 15% per il 2015, mentre altri esperti parlano di decrementi del 5-8% l’anno per i prossimi 4-5 anni.