Tecnologie innovative

Sistemi di accumulo più economici grazie al silicio fuso

Un team di ricercatori spagnoli punta sul silicio come alternativa ai sali per i sistemi di accumulo termico: è abbondante, economico e immagazzina più di 1 MWh di energia al m3

giovedì 3 novembre 2016 - Erika Seghetti

accumulo silicio

Il settore dell’energy storage è uno di quelli in cui si sta investendo maggiormente. Si punta a migliorare l’efficienza dei sistemi e a trovare materiali alternativi che possano migliorarne le prestazioni senza incidere troppo sui costi. Si inserisce in quest’ultima direzione un’innovazione sviluppata da un team di ricercatori del Solar Energy Institute dell’Universidad Politécnica di Madrid (UPM) che prevede l’utilizzo di silicio fuso.

Slicio: economico e abbondante

La tecnologia attualmente più utilizzata per immagazzinare l’energia termica si basa sui sali fusi, una materia prima costosa e sicuramente non disponibile in grandi quantitativi in un’ottica di utilizzo su larga scala. Ecco che l’alternativa del silicio, uno dei materiali più economici ed abbondanti al mondo (è secondo solo all’ossigeno) appare piuttosto interessante.

1 MWh di energia in un m3

Il nuovo sistema di accumulo di energia termica sviluppato dai ricercatori spagnoli prevede il riscaldamento del silicio in un contenitore utilizzando sia la luce solare concentrata sia l'elettricità in eccesso generata da energia rinnovabile. Il silicio fuso - che può raggiungere temperature di circa 1.400 ° C - può essere isolato dall’ambiente finché non vi è necessità di energia, per poi al bisogno essere convertito in elettricità. Secondo le stime degli scienziati le proprietà uniche del silicio consentono di immagazzinare più di 1 MWh di energia in un metro cubo (dieci volte di più rispetto ai sali).

Con celle termofotovoltaiche

Il nuovo sistema sfrutta le celle termofotovoltaiche perché sono le uniche in grado di resistere a temperature così estreme. Inoltre possono produrre fino a 100 volte più elettricità per unità di superficie rispetto alle celle solari convenzionali, con un’efficienza di conversione che può superare il 50%.

Nuova generazione di centrali solari termiche

I ricercatori hanno già presentato la domanda di brevetto per la commercializzazione della tecnologia negli USA. L’obiettivo è quello di inaugurare una nuova generazione di centrali solari termiche e di sviluppare sistemi di stoccaggio elettrico implementabili in qualsiasi edificio e a servizio dei centri urbani.

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