Nel Rapporto mensile sul Sistema Elettrico del 31 ottobre 2017, pubblicato ieri da Terna, c'è un Focus dedicato ai sistemi di accumulo quale soluzione innovativa tecnologica individuata da Terna per far fronte al crescente aumento di impianti di generazione elettrica da Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) in Italia e garantire, al contempo, un incremento dei margini di sicurezza di gestione del Sistema Elettrico Nazionale.
Il crescente aumento di impianti di generazione elettrica da Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) in Italia, registrato negli ultimi anni soprattutto nelle regioni del Meridione e nelle due Isole Maggiori, ha determinato un impatto sempre più tangibile sui processi del Dispacciamento dell’energia elettrica e, in generale, sull’esercizio in sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale (SEN).
Al fine di favorire il massimo sfruttamento della generazione da fonti rinnovabili e garantire, al contempo, un incremento dei margini di sicurezza di gestione del Sistema Elettrico, Terna ha individuato nell’accumulo dell’energia una delle possibili soluzioni al problema, pianificando l’installazione di tecnologie opportunamente dislocate sul territorio nazionale e connesse alla Rete di Trasmissione Elettrica Nazionale (RTN).
L’innovatività legata all’utilizzo di sistemi di storage connessi alla RTN ha portato Terna ad avviare un programma sperimentale avente come obiettivo la realizzazione di progetti pilota, finalizzato a testare e validare l’utilizzo dell’accumulo elettrochimico a livello “utility scale”. Terna ha quindi avviato un primo progetto basato su impianti di accumulo di tipo Large Scale, connessi a porzioni di rete AT del Sud Italia critiche per l’elevata penetrazione da FRNP. Le installazioni di storage previste sono basate su tecnologie di accumulo elettrochimico cosiddette “Energy Intensive”, ovvero caratterizzate da un elevato rapporto tra energia accumulata e potenza installata. Tale progetto ha lo scopo prioritariamente di ridurre l’entità delle congestioni di rete nelle ore di eccessiva generazione eolica rispetto alla capacità di trasporto delle suddette porzioni e sperimentare, al contempo, ulteriori servizi di rete ed applicazioni utili per il Gestore di Rete. Un secondo progetto, a carattere maggiormente sperimentale e dalle connotazioni di un “laboratorio di accumulo energetico”, denominato “Storage Lab”, è stato avviato in Sicilia e Sardegna, prevedendo installazioni di diverse tecnologie di accumulo, per lo più di tipo “Power Intensive”, ovvero caratterizzate dall’erogazione, per brevi tempi, di elevate potenze. Tale progetto ha lo scopo di valutare e validare l’integrazione dei sistemi di accumulo con i Sistemi di Difesa Terna, valutandone performance e potenzialità per applicazioni orientate all’incremento della sicurezza di gestione del SEN, ovvero che non richiedono grandi capacità di accumulo, ma elevate efficienze nei cicli parziali di carica/scarica e rapidi tempi di risposta. I risultati della sperimentazione svolta da Terna consentiranno di stabilire potenzialità e margini di miglioramento dell’accumulo a batterie, favorendo lo sviluppo tecnologico del settore ed accelerando quindi l’integrazione di tali risorse nei Mercati dei Servizi del Dispacciamento oltre che, più in generale, nel Sistema Elettrico Nazionale.
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