Risponde Fabrizio Giliberti di Climaway
Siamo in piena estate, fa molto caldo e sembra strano dover pensare ai sistemi di riscaldamento per la stagione invernale. In realtà non è così, anzi, questo è il momento giusto per informarsi sulle novità normative del settore e sulle possibilità di risparmio e incentivazione fiscale per interventi di sostituzione degli impianti esistenti. Ecco un focus sulle tecnologie che adottano fonti di energia rinnovabile, ed in particolare sulle caldaie e stufe a legna o pellet.
CONTO TERMICO 2.0 E RISCALDAMENTO A BIOMASSE. Proprio a ridosso dell’estate è entrato in vigore il nuovo Conto Termico 2.0, che mette a disposizione un totale di € 900 milioni annui per incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili per la climatizzazione, anche per interventi di piccola dimensione, di cui € 700 milioni destinati a privati e imprese ed i restanti € 200 milioni per le Pubbliche Amministrazioni. La legna ed il pellet sono considerati a tutti gli effetti fonti di energia rinnovabile.
Ma, cosa cambia dal punto di vista del riscaldamento residenziale del privato?
Come in precedenza, rimangono incentivabili la sostituzione di impianti termici esistenti con sistemi ad alimentazione a biomasse (quindi anche a legna, pellet e cippato), con sistemi dotati di pompa di calore, l’installazione di impianti solari termici per produzione di acqua calda sanitaria, la sostituzione di scaldacqua elettrici con modelli a pompa di calore. La novità consiste nella maggiorazione della dimensione dei sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile, che passa da 1 a 2 MW, e nello snellimento delle procedure per ottenere gli incentivi.
Ridotti anche i tempi di pagamento da 6 a 2 mesi, mentre si è innalzato il limite per la loro erogazione in un’unica rata, passando da 600 euro a 5000. Pe rimporti superiori sono previste rate annuali costanti per una durata da 2 a 5 anni.
La percentuale di incentivo va da un 40% fino ad un massimo del 65% delle spese sostenute, percentuale che varia a seconda dell’entità dell’intervento e del livello di risparmio energetico ottenuto rispetto alla condizione di partenza. I privati possono veder rimborsati al 50% anche le spese di Diagnosi Energetica e Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Per accedere agli incentivi è necessario che gli impianti rispondano a precisi requisiti e che presentino determinate caratteristiche prestazionali in termini di efficienza energetica e riduzione di emissioni nocive in atmosfera, indicati nel DM 16 febbraio 2016 (Conto Termico 2.0).
Le procedure di richiesta di incentivo sono state semplificate, soprattutto per gli apparecchi di piccola dimensione (generatori fino e 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq), elencati in un catalogo degli Apparecchi Domestici costantemente aggiornato dal GSE. I privati devono richiedere gli incentivi entro 60 giorni dalla fine dei lavori attraverso il Portaltermico, portale predisposto ad hoc dal GSE.
Nonostante le procedure risultino semplificate rispetto al passato, è bene essere affiancati da esperti del settore che possano dare consigli sugli apparecchi da acquistare e indicazioni in merito alle modalità da seguire per accedere agli incentivi.
Climaway ha uno store online dove è possibile acquistare stufe a biomassa e, soprattutto, ha un team di tecnici a disposizione per consigliare i modelli più adatti alle esigenze di ciascuno e per indicare le procedure per accedere al Conto Termico 2.0. Se state pensando alla sostituzione del vostro impianto di riscaldamento, visitate il nostro sito e contattaci per informazioni.