“Per quanto attiene alle problematiche inerenti agli oneri indebitamente versati a titolo di iscrizione al Sistri per le annualità 2010, 2011 e 2012, sono in fase di studio le modalità operative per poter definire un piano di interventi finalizzati alla loro restituzione o alla compensazione, laddove ne ricorrano i presupposti”.
Lo ha annunciato il sottosegretario al ministero dell'Ambiente, Silvia Velo, nella sua risposta a un'interrogazione del M5S alla Camera.
ENTRO IL 30 GIUGNO NUOVO OPERATORE. Per quanto riguarda il contratto Sistri, il sottosegretario ha ricordato che “il servizio di tracciabilità dei rifiuti è tuttora assicurato da Selex in base alla proroga del contratto fino a fine 2015 stabilita dal Dl Competitività”, e “non c'è motivo di dubitare del rispetto dei termini” per l'affidamento del servizio a un nuovo operatore, termine fissato per il 30 giugno 2015. Consip ha già avviato la procedura.
DAL M5S PROPOSTO UN EMENDAMENTO. “Nuova gara d'appalto con nuovo soggetto che non sarà la Selex, presumibilmente migrazione dei server e nuovi strumenti. Per questo allora – ha replicato la deputata Patrizia Terzoni (M5S) che ha presentato l'interrogazione - sarà necessario che nel decreto Milleproroghe in discussione proprio in queste ore in Commissione venga accettato dal governo il nostro emendamento: chiediamo che alle aziende non iscritte non venga fatta pagare la sanzione non fino al 21 febbraio, come vuole il governo, ma fino al 31 dicembre. Sappiamo già cosa succederà in un sistema già caotico e malfunzionante: per le imprese scatterà una stangata dal 21 febbraio per un sistema di tracciabilità di rifiuti che non funzionerà bene”.
Ricordiamo che il decreto Milleproroghe - decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2014 – ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 la moratoria sulle sanzioni relative alle omissioni e violazioni in materia di Sistri e le sanzioni amministrative accessorie.
Il Milleproroghe ha invece fissato al 1° febbraio 2015 l'entrata in vigore delle sanzioni per mancata iscrizione e omesso pagamento del contributo Sistri previste dall'articolo 260 bis del D.lgs. 152/2006 che prevedono, in caso di rifiuti pericolosi, una sanzione amministrativa pecuniaria da quindicimilacinquecento euro a novantatremila euro.