Giovedì 28 aprile 2016, spiega il deputato del Pd Piergiorgio Carrescia, “è arrivata dal Ministero dell’Ambiente la risposta ad una mia interrogazione sui motivi della mancata adozione del Decreto che doveva ridurre dal 2016 il contributo annuale SISTRI (Sistema di tracciabilità dei rifiuti) alle imprese. Era un impegno posto con una Risoluzione della Commissione Ambiente nel giugno 2015 e con due Ordini del Giorno, atti tutti a mia prima firma, che è stato disatteso non solo nei termini di adozione (30 aprile 2016) ma anche nei contenti”.
Il Ministero “ha risposto infatti che il decreto è in itinere ma che non riduce il contributo per il 2015 e rinvia alla verifica dei risparmi che verranno dal nuovo sistema. Ho dichiarato – spiega Carrescia - la mia insoddisfazione per la risposta né condivisibile la giustificazione che la proroga alla società Selex avrebbe impedito la riduzione. In sostanza pagano il ritardo della gara in corso che doveva concludersi entro il 2015 e la definizione di un contratto alle medesime condizioni con la società Selex, per una prestazione che risulta essere già stata remunerata e che potrebbe comportare non solo un danno erariale, ma anche la restituzione agli operatori di quanto incassato oltre il dovuto sia nel 2015 sia nel 2016. Ho chiesto, pertanto, al Ministro di modificare il decreto in itinere, di ridurre i contributi e di prevedere, per chi ha pagato, la compensazione con i futuri versamenti”.
LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO VELO. Ecco il testo della risposta del sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Silvia Velo:
“Il Governo intende tenere fede agli obiettivi prefigurati in materia di SISTRI, in particolare la riduzione dei contributi a carico delle imprese, a valle di un processo di semplificazione e rimodulazione dei costi di esercizio del Sistema.
A quest’ultimo riguardo, vorrei infatti ricordare che l’ordinamento prevede che i costi derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del SISTRI sono a carico degli operatori, mediante il pagamento di un contributo annuale e che l’articolo 188-bis del codice dell’ambiente prevede che la riduzione di tali contributi è possibile una volta conseguita la riduzione dei costi di esercizio del Sistema attraverso il processo di semplificazione del Sistema stesso.
Il Ministero dell’ambiente sta perseguendo quest’ultimo obiettivo attraverso l’affidamento della nuova concessione SISTRI con una auspicata rideterminazione del corrispettivo riconosciuto al concessionario e l’adozione del decreto di semplificazione ed ottimizzazione del sistema. Come ho avuto modo di rappresentare lo scorso 10 febbraio presso questa Commissione, confermo che tale decreto è il passaggio intermedio per poter ridurre il contributo annuale SISTRI.
Per quanto riguarda la procedura di affidamento della nuova concessione SISTRI, in data 26 giugno 2015, CONSIP ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il bando di pre-qualifica per la selezione dei concorrenti. La fase di pre-qualifica si è conclusa in data 16 ottobre 2015 con l’ammissione di tutti i richiedenti. Il termine previsto per la presentazione delle offerte, inizialmente fissato al 21 dicembre 2015, è stato successivamente prorogato, su richiesta delle imprese partecipanti in ragione della complessità della gara, alla fine del mese di marzo 2016. Sono in corso di valutazione le offerte pervenute dai partecipanti alla gara. Il termine per la conclusione della procedura e l’aggiudicazione della gara scadrà nel mese di settembre 2016, dopo di che vi sarà un naturale periodo di affiancamento all’attuale gestore, con successiva entrata in esercizio del nuovo sistema ragionevolmente nei primi mesi del 2017.
Il decreto ministeriale determina invece le condizioni di esercizio della nuova concessione garantendo modalità di funzionamento semplici ed efficaci introducendo il necessario presupposto per rimodulare verso il basso i contributi richiesti alle imprese e (es. interoperabilità dei sistemi, modalità off-line e trasmissione asincrona dei dati) in linea con le proposte formulate dalle Associazioni imprenditoriali in occasione del Tavolo di consultazione che il Ministero dell’ambiente ha organizzato lo scorso anno.
Il decreto in questione pertanto non incide immediatamente sull’entità dei contributi dovuti per il 2016, né avrebbe potuto farlo come sopra ricordato, ma riducendo i costi del sistema pone in essere le condizioni indispensabili per rideterminare i contributi degli utenti.
Riguardo alla tempistica di entrata in vigore del predetto decreto che ha natura regolamentare, si deve sottolineare che l’iter di emanazione è stato caratterizzato da fasi piuttosto articolate, stante anche la complessità della materia e quindi, alcun ritardo è imputabile al Ministero che ha operato con estrema efficienza e scrupolo nell’azione istruttoria e di stesura definitiva. Il decreto è stato inviato lo scorso 4 aprile al Ministero della giustizia per il visto del Guardasigilli ed il successivo inoltro alla Corte dei conti, adempimenti prodromici rispetto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed alla sua entrata in vigore, che ragionevolmente si possono auspicare entro maggio”.