Assicurare il rinvio tempestivo dell’applicazione delle sanzioni per la piena operatività dell’attuale SISTRI (Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi) ad oggi fissata al 31 dicembre 2016.
Lo chiede la Cna, insieme a tutte le associazioni di categoria (Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, Confagricoltura, Claai, Confapi, Csit, Fise assoambiente, Fise unire, Anita) con una lettera al Ministero dell'Ambiente che riportiamo qui sotto:
“in attesa di ricevere la convocazione del Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione SISTRI – attesa già nel mese di settembre a fronte di una richiesta avanzata da parte di molte Associazioni - riteniamo opportuno anticipare qualche considerazione nella logica di rendere più efficace il confronto, anche in considerazione del termine ormai imminente del 31 dicembre.
Come noto, nel mese di giugno è stato emanato il DM 78/2016 che contiene, tra gli altri, i principali criteri su cui si dovrà fondare il sistema di tracciabilità che dovrà essere predisposto dal futuro concessionario – una volta definito il giusto quadro regolamentare di riferimento – che prendono spunto dalla richieste più volte avanzate dal mondo imprenditoriale.
Tuttavia, nelle more di dare attuazione a quanto contenuto nell’art. 23, le imprese soggette al SISTRI continuano a dover obbligatoriamente utilizzare l'attuale sistema, come noto oggetto di numerose proroghe e ancora regolato da una trentina di provvedimenti di modifica e integrazione spesso contraddittori, senza tuttavia essere mai divenuto un sistema che traguardasse l’obiettivo da sempre condiviso con il mondo imprenditoriale, ovvero tracciare in maniera efficace ed efficiente i rifiuti senza appesantire le imprese con procedure costose e ingestibili. Alla luce di ciò, auspichiamo che la prossima riunione del Tavolo possa rappresentare l’occasione per voltare pagina e riconquistare la fiducia delle imprese.
Non si comprende, a riguardo, l'impegno chiesto alle imprese e alla stessa pubblica amministrazione ad investire tempo e risorse sul sistema attuale (vedasi l’inutile sforzo rappresentato dall’aggiornamento della manualistica) quando invece l'impegno dovrebbe focalizzarsi sull’evoluzione del sistema costruita e condivisa insieme alle Associazioni imprenditoriali, recuperando, in tal modo, la funzione di “concertazione” che viene attribuita, ex lege, a questo Tavolo.
In questi anni, infatti, tutte le principali Associazioni rappresentative delle imprese hanno contribuito a portare ai tavoli istituzionali proposte concrete e operative che potessero contribuire a delineare, finalmente, un sistema di tracciabilità efficace e utile all’effettiva gestione dei rifiuti da parte delle imprese e al necessario sistema di controllo da parte delle istituzioni competenti. Le Associazioni si rendono quindi ancora una volta disponibili a fornire il proprio contributo che potrà essere veramente costruttivo ed efficace solo se coinvolte fin dalla fase di definizione del nuovo sistema - fase che probabilmente è già in corso – e potendo quindi conoscere fin da subito le possibili linee evolutive, fermo restando la necessità prioritaria di modificare e riordinare la normativa oggi vigente, affinché il sistema possa essere costruito su un impianto giuridico chiaro fin dall’inizio.
In questo senso sarebbe importante poter ricevere documentazione in tempo utile, prima della convocazione della riunione, in modo da poterne discutere avendo raccolto già le prime impressioni dal mondo imprenditoriale.
Unitamente a ciò, si ritiene necessario che il Ministero presenti al Tavolo il cronoprogramma delle attività che porteranno al superamento del Sistri attuale e gli adempimenti amministrativi nel frattempo richiesti agli operatori obbligati per garantire, nelle more della definizione del nuovo sistema, la tracciabilità dei rifiuti - assicurando e regolamentando al contempo il necessario periodo transitorio (ad esempio nella riconsegna dei dispositivi non più previsti) - e garantendo che la nuova procedura di tracciabilità definita dal futuro concessionario sarà obbligatoria e vincolante per le imprese obbligate solo dopo una adeguata sperimentazione con gli operatori e le associazioni di categoria.
Nel frattempo, si ritiene opportuno chiedere fin d’ora al Ministero di assicurare il rinvio tempestivo dell’applicazione delle sanzioni per la piena operatività dell’attuale SISTRI. Infatti, è evidente che i tempi della gara, della realizzazione del nuovo sistema, del necessario periodo di sperimentazione con gli operatori non sono compatibili con la scadenza della non applicabilità delle sanzioni, oggi fissata al 31 dicembre 2016.”
CNA: LE IMPRESE NON PAGHINO PIÙ PER UN SERVIZIO INESISTENTE. “La CNA – si legge in un comunicato - chiede una proroga immediata dell’attuale sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, il Sistri. Dal primo gennaio, infatti, le imprese non avranno una normativa di riferimento. Il nuovo sistema, affidato tramite gara Consip ad Almaviva, Tim e Agriconsulting, è bloccato in attesa della decisione del Tar su un ricorso avverso. Ma non basta una semplice proroga. Chiediamo che questo provvedimento elimini i vecchi e reiterati balzelli imposti alle imprese per un servizio inesistente. E, soprattutto, chiediamo al Governo di aprire immediatamente un tavolo con le associazioni di imprese, che negli anni hanno prodotto proposte operative sulla funzionalità del Sistri, per evitare di ritrovarci, tra dodici mesi, nella stessa situazione di oggi”.
APPELLO PER IL MILLEPROROGHE. A questo punto appare probabile l'inserimento del rinvio nel decreto Milleproroghe che sarà varato fra pochi giorni.