La maggior parte dei Paesi membri dell'Unione Europea non sta facendo molto sul fronte dell’efficienza energetica del costruito. Secondo un recente report (IN ALLEGATO) pubblicato dal Buildings Performance Institute Europe (BPIE), una no-profit che si occupa del rendimento energetico degli edifici, i progressi in suolo europeo sono tutt’ora pochi e insufficienti per raggiungere una reale transizione verso un modello di smart city.
Gli unici risultati sono i contatori intelligenti
Il rapporto sottolinea che gli sforzi degli Stati membri volti a promuovere gli edifici intelligenti coprono una varietà di iniziative, ma attualmente soltanto l’adozione di contatori intelligenti è all’ordine del giorno nell’agenda politica di tutte le nazioni. E anche su questo fronte sono soltanto 3 i paesi- Svezia, Finlandia e Italia- che hanno completato la distribuzione dei dispositivi a livello nazionale. Il Regno Unito ad esempio sta mostrando non poche remore all’implementazione di contatori intelligenti, ritenuti eccessivamente costosi e complessi.
Le Direttive non sono sufficientemente ambiziose
Nel report viene sottolineata una carenza da un punto di vista legislativo in Ue perché le strategie e i meccanismi incentivanti finora adottati non riescono a incoraggiare e promuovere realmente gli smart building. Fra le direttive più importanti finora adottate vi sono sicuramente la Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), che fissa un obiettivo quasi zero energia per tutti i nuovi edifici entro il 2020 - e la Direttiva sull'Efficienza Energetica (EED), che prevede la riqualificazione di almeno il 3% degli edifici pubblici. Ma, secondo gli esperti, queste strategie non sono sufficienti e gli obiettivi non sono così ambiziosi da poter fungere da traino per uno sviluppo di edifici intelligenti.
Le opportunità (incomprese) degli smart building
"Mentre si sta cercando di puntare su ambienti basso-emissivi, salubri e confortevoli, non si sta facendo abbastanza sul fronte dei consumi e della produzione energetica- dichiara il direttore esecutivo BPIE Oliver Rapf- Quando invece gli smart building potrebbero contribuire a un risanamento dell’economia europea puntando su innovazione e nuove opportunità lavorative.”
Eppure sono ancora pochi i paesi che stanno realmente puntando su modelli intelligenti ed efficienti. La Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca sono sicuramente i paesi leader soprattutto sul fronte dei meccanismi incentivanti ma devono ancora evolvere sul fronte di nuovi modelli di approvvigionamento energetico.
Servono più incentivi e un mercato dell’energia elettrica con prezzi flessibili?
Per superare alcune barriere nel report viene suggerito di puntare su un mercato dell’energia elettrica con prezzi flessibili. Oltre a una serie di meccanismi incentivanti per la produzione di energia rinnovabili, per l’autoconsumo e lo stoccaggio energetico.