Ma in questo cambiamento quanto sono coinvolti i cittadini? In parole più semplici, quante persone sanno cos’è una smart city? Cerca di rispondere a queste domande un sondaggio condotto da Meeting of the Minds- piattaforma statunitense creata per diffondere conoscenza condivisa sui temi della sostenibilità urbana, tecnologia e innovazione- in territorio Usa, ma i cui risultati potrebbero essere usati anche come cartina tornasole per l’Europa.
Meno della metà degli intervistati sa cos'è una smart city
I risultati non sono molto incoraggianti: meno della metà del campione (il 39%) ha dichiarato di conoscere o di aver sentito parlare di smart cities. E, come spesso accade, la consapevolezza aumenta con il grado di istruzione o dello status sociale (valutato in termini di reddito).
Soltanto il 16% delle persone che guadagnano meno di 40mila dollari all’anno ha mostrato di sapere cos’è una smart city, contro il 32% di coloro che ne guadagnano almeno 100mila e il 45% di quelli con un reddito superiore ai 200mila dollari.
Stesso panorama per il livello istruttivo. A conoscere il concetto di smartness urbana è soltanto il 4% del campione che ha un high-schoool degree, il 39% dei laureati e il 44% con una laurea specialistica o un dottorato. Nessuna delle persone che non ha studiato- ovvero che non hanno frequentato il college- ha mai sentito il termine smart applicato alla città.
La Top 5 degli elementi-chiave per identificare la smartness
Quali gli elementi-chiave che identificano l’intelligenza urbana? Al primo posto troviamo l’efficienza energetica degli edifici, poi il wi-fi diffuso e a seguire i dispositivi di automazione degli edifici, i sistemi infrastrutturali di connessione e la presenza di rete 4G.
Fra le città più smart degli Usa troviamo, in ordine sparso, San Jose, Los Angeles, San Francisco, New York e Columbus. Eppure la smartness non è stata riconosciuta unanimemente. Nel più fortunato dei casi, la città ritenuta più intelligente è stata giudicata tale soltanto dal 46% degli intervistati, meno della metà.