Smart City

Smart City Index 2016: Bologna, Milano e Torino occupano il podio

Chi pianifica e investe in infrastrutture intelligenti offre servizi di qualità ai cittadini

mercoledì 16 marzo 2016 - Redazione Build News

1_smart_city_index

Nonostante sia ancora presente un ritardo delle città italiane rispetto alle principali città europee e mondiali, il grado di innovazione dei comuni capoluogo italiani continua a crescere.

Lo evidenzia il rapporto Smart City Index 2016 di Ernst & Young, presentato a Roma, che analizza il grado di innovazione attraverso un censimento delle 116 città capoluogo di provincia, utilizzando una batteria di oltre 450 indicatori.

L’approccio di analisi per aree tematiche verticali è stato sostituito nel 2016 da un’impostazione per strati: dalle infrastrutture di rete, ai sensori che rilevano le informazioni, alla delivery platform che le elabora, permettendo di erogare applicazioni e servizi a valore aggiunto per i cittadini da parte di soggetti pubblici e privati.

BOLOGNA, MILANO E TORINO OCCUPANO IL PODIO. Nel 2016 si confermano in cima alla classifica i comuni capoluogo delle città metropolitane: Bologna, Milano e Torino occupano il podio. Rispetto alle scorse edizioni peggiora la situazione di Roma, che si posiziona al nono posto del ranking. Seguono Firenze e Genova, comunque nei primi 15 posti.

Anche quest’anno i comuni capoluogo delle città metropolitane del Centro-Nord sono tutte nella prima fascia, mentre Napoli diventa la prima città del Sud, non solo tra le metropoli.

LE CITTÀ MEDIE CRESCONO ANCORA. Le città medie continuano nel loro trend di crescita: si trovano nei posti di rincalzo del ranking, con oltre 23 città tra il 4° ed il 39° posto.

Parma sorpassa Trento e nel 2016 diventa la città media più alta nel ranking (5°posto), grazie ad un buon posizionamento negli strati Delivery Platform e Applicazioni e servizi. Parma è seguita da Trento, Brescia e Reggio Emilia, le altre città medie nella top 10.

Il Centro-Nord si posiziona in cima al ranking anche nel segmento delle città medie: la prima città media del Sud è Lecce al 52° posto.

AUMENTA IL RITARDO DELLE PICCOLE CITTÀ. Nonostante l’exploit di Mantova, che si posiziona al 4° posto del ranking, nel complesso il posizionamento delle città piccole peggiora rispetto gli scorsi anni.

Sono solo 7 le città piccole (Mantova, Lodi, Cremona, Pavia, Sondrio, Siena e Aosta) che ottengono la prima fascia del ranking, e di queste ben cinque sono lombarde. Questi risultati dimostrano che per realizzare una Smart City per strati è necessario disporre di una massa critica (di risorse, di soggetti, di mercato) che attualmente è presente nelle città con più di 80.000 abitanti.

CHI PIANIFICA E INVESTE IN INFRASTRUTTURA INTELLIGENTE OFFRE SERVIZI DI QUALITÀ AI CITTADINI. Lo Smart City Index valorizza il percorso effettuato nella realizzazione di una città intelligente attraverso l’analisi delle performance raggiunte nei 4 strati e nei 2 ambiti trasversali considerati dall’analisi. Il ranking 2016 mette in evidenza una correlazione tra i punteggi ottenuti negli strati dell’infrastruttura e sensoristica e i punteggi fatti registrare negli strati delivery platforme applicazioni e servizi. Risulta evidente che chi ha investito nella creazione di un’infrastruttura intelligente è in grado di offrire servizi smart di valore ai cittadini. Inoltre, le città che hanno saputo definire una strategia e una vision strutturate, per affrontare al meglio il proprio percorso verso la Smart City, sono generalmente caratterizzate da performance più elevate e si posizionano nella parte alta della classifica.

LA SMARTNESS COME MOLTIPLICATORE DELLA QUALITÀ DELLA VITA. Il ranking 2016 conferma l’esistenza di una correlazione tra smartness e qualità della vita, evidenziando le città «Smart e vivibili» nella parte alta delle due classifiche, e le città «in ritardo» nella parte bassa. È inoltre possibile mettere in evidenza due ulteriori cluster di città:

- Le città del «benessere analogico», cioè città ad alta vivibilità ma con bassa diffusione di innovazioni: sono soprattutto città della Marche e della Sardegna. In particolare si distinguono Fermo, Lanusei, Tempio Pausania e Olbia.

- Le città del «riscatto Smart», cioè città che, pur partendo da una qualità della vita più bassa, riescono a trovare nella Smart City un’occasione di innovazione. Si distinguono in particolare Napoli, Bari e Lecce.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti

Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Smart City copertina articolo
Smart cities, firmato protocollo in Toscana

Regione Toscana, Anci e Confservizi Cispel Toscana hanno siglato un protocollo per...

Dello stesso autore