Anche l’Italia vuole città smart e più connesse con i cittadini. E per raggiungere l’obbiettivo il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile, ha annunciato il lancio di un’iniziativa internazionale con il Nist - l'Ente di standardizzazione statunitense con sede a Washington - in cooperazione con l’Enea, per realizzare le reti tecnologiche necessarie per favorire la nascita di Smart City.
UNA COOPERAZIONE NECESSARIA. L’accordo favorirà l'adozione di open data, di piattaforme aperte e di strumenti di facilitazione per creare un coordinamento tecnico nazionale dei progetti urbani e favorire la raccolta ed il trasferimento di competenze e di conoscenze. Questi sono i principi emersi in occasione dell'incontro che si è svolto al ministero lo scorso 13 aprile con il coordinatore del Nist, Chris Greer e con Mauro Annunziato di Enea sul tema delle Smart City.
GLI OBBIETTIVI DA RAGGIUNGERE. La task force sulle “città intelligenti” in questi giorni sta lavorando alla definizione del suo Piano di Azione in attuazione delle linee guida già determinate nel febbraio scorso. Un primo obbiettivo riguarderà l'individuazione dei fabbisogni di innovazione e dei quartieri pilota per la sperimentazione delle domande espresse dalle città metropolitane con Anci (Associazione Nazionale dei Comuni italiani) ed Agid (Azienda italiana per il digitale).
Il Piano prevede inoltre la definizione di un’intesa istituzionale con la Conferenza delle Regioni per estendere nel più breve tempo possibile il piano Smart City su larga parte del territorio nazionale. Verrà intrapresa anche un’attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione internazionale con International Technology Transfer Network (Ittn), dove nei giorni scorsi a Shenzhen in Cina, è stato presentato da una delegazione del Mise, il piano di politica industriale italiano sulle Smart City.