Il mercato della Smart Home torna a crescere in doppia cifra: raggiunge quota 900 milioni di euro, +11% rispetto al 2023. A fare da traino sono le soluzioni per la sicurezza, come videocamere, sensori per porte-finestre e serrature connesse, che rappresentano il 28% del valore. Seguono elettrodomestici smart (19%), dispositivi per il risparmio energetico come caldaie, termostati, valvole termostatiche e condizionatori connessi (16%) e smart speaker (14%).
Il 2024 ha portato novità importanti sul fronte della domanda di soluzioni smart per la casa, con un aumento della consapevolezza e della maturità dei consumatori italiani: oggi 6 su 10 possiedono già degli oggetti smart in casa, anche se solo 4 su 10 li hanno connessi alla rete internet. In ogni caso, è alta la propensione all’acquisto di nuovi dispositivi in futuro: uno su tre si dice interessato. Ma ci sono importanti novità anche lato offerta: aumenta la gamma di servizi attivabili dall’utente e questi sono sempre più innovativi, grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all'integrazione delle soluzioni IoT con l’Intelligenza Artificiale. La vendita dell’hardware è un mezzo per ampliare la propria base clienti, ma le aziende sono sempre più consapevoli che il vero valore vada cercato altrove.
Sono alcuni risultati della ricerca sulla Smart Home dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano*, presentata oggi durante il convegno “Nuove sfide per la Smart Home tra AI, dati e sostenibilità: mission (im)possible?”. Uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della POLIMI School of Management (www.osservatori.net) che affrontano tutti i temi chiave dell'Innovazione Digitale nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione.
“Gli ultimi mesi hanno portato importanti novità sul mercato - afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. Da un lato, cresce la consapevolezza dei consumatori e, in parte, della filiera di installatori e manutentori, sempre più convinti delle potenzialità delle soluzioni per la casa smart. Dall’altro lato, si assiste a una platea sempre maggiore di aziende che punta su valorizzazione dei dati, offerta di nuovi servizi e integrazione con soluzioni di Intelligenza Artificiale per fidelizzare i propri clienti, garantendo un’esperienza sempre più personalizzata e creando valore grazie ai dati raccolti. Nel 2025 le sfide per la Smart Home saranno l’evoluzione degli ecosistemi per l’interoperabilità, con Matter in prima fila tra le iniziative più rilevanti, e l’arrivo del Data Act, che si propone di regolare e armonizzare l’accesso equo ai dati, inclusi quelli prodotti dagli oggetti smart in casa”.