Ieri la Rete delle Professioni Tecniche è stata ascoltata dalla 10a Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato sul disegno di legge annuale sulla concorrenza, approvato il 7 ottobre scorso dall'Aula della Camera (LEGGI TUTTO) e ora al vaglio della commissione Industria del Senato.
La RPT è intervenuta in particolare sulle disposizioni di cui all'articolo 46 (ex. articolo 31) in materia di svolgimento dell'attività professionale in forma associata.
La norma contestata, ricordiamo, sana i contratti stipulati irregolarmente fino ad oggi, obbliga le società di ingegneria a sottoscrivere un’assicurazione, obbliga i professionisti che vi lavorano ad essere iscritti agli ordini e, infine, prevede che l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) pubblichi un registro di queste società sul proprio sito internet (LEGGI TUTTO).
NOTA DETTAGLIATA AI SENATORI. “Prima dell'audizione, dove abbiamo rappresentato i rilievi già esposti durante l'iter alla Camera, evidenziando tutte le contraddizioni relative all'esame del provvedimento e la natura totalmente negativa della norma approvata, abbiamo provveduto ad inviare all'attenzione di tutti i senatori una nota dettagliata”, riferisce il Consiglio nazionale degli ingegneri nella circolare n. 629 del 18 novembre.
“Oltre ad esprimere la nostra più ferma contrarietà a qualsiasi tipo di sanatoria sui contratti sottoscritti irregolarmente, abbiamo spiegato – si legge nella circolare del Cni - che le preoccupazioni dei professionisti dell'area tecnica si fondano in particolare sul fatto che l'approvazione di questa disposizione permetterebbe alle società di ingegneria di accedere al mercato degli affidamenti privati senza essere tenute a conformarsi adeguatamente agli obblighi previsti per le società tra professionisti e per i professionisti, legittimamente operanti in tale ambito, in evidente spregio dei princìpi di leale concorrenza.
I senatori presenti, dopo gli interventi iniziali, hanno chiesto alcuni chiarimenti ulteriori sulla posizione della Rete delle Professioni Tecniche e si sono detti pronti ad accogliere elementi migliorativi della norma, domandando, a questo proposito, l'invio da parte nostra di una specifica proposta emendativa.
Sono in corso, infine, diversi incontri bilaterali con i senatori più direttamente impegnati sul DdL Concorrenza, ma è quanto mai necessario – conclude il Cni - mobilitare tutta la forza di cui siamo capaci al fine di portare questa vicenda alla conoscenza di ogni singolo senatore”.