Dieci minuti per elaborare un modello 3D dell’edificio principale del Politecnico di Zurigo semplicemente camminandoci intorno con in mano il suo tablet. E’ quanto è riuscito a fare il dottorando Thomas Schops grazie al software sviluppato insieme ai suoi colleghi nell’ambito di Project Tango, che vede la collaborazione di Google con 40 atenei e aziende.
Il metodo è semplice e si basa sul confronto di più immagini, scattate da una macchina fotografica posta sul tablet, con lenti fisheye (a occhio di pesce, ossia un grandangolo estremo). Il programma analizza due immagini della facciata dell'edificio prese da diverse posizioni e angolazioni. Per ogni pixel dell'immagine, cerca quello corrispondente nell'altra. Da questi due punti, la posizione della camera e l'angolo di visuale, il software riesce a determinare la distanza di ogni elemento dell'immagine dal tablet e usare questo dato per realizzare un modello tridimensionale dell'edificio, con tutti i suoi dettagli.
Rispetto a quelli esistenti, questo programma ha il vantaggio di poter essere usato con la luce del sole, mentre gli altri funzionano con una rete di luce a infrarossi, invisibile all’occhio umano. Una tecnica che funziona bene negli ambienti chiusi, ma meno in quelli esterni. Con questo progetto sarà possibile, per la prima volta, mappare interi edifici, e in futuro probabilmente interi quartieri. Inoltre dà la possibilità di avere un’anteprima dell’immagine in tempo reale, in modo da capire per quale area dell’edificio si hanno abbastanza informazioni, e per quali servono altre scansioni.
I calcoli sono fatti direttamente sul tablet, il che apre la strada ad altre possibili applicazioni, come mappe tridimensionali di scavi archeologici, videogiochi con la realtà virtuale o nelle automobili per rilevare il bordo della strada o le dimensioni di un parcheggio.