di Franco Metta
Il Decreto Sostegni Bis, che in settimana dovrebbe essere varato dal governo, prevede un contributo a fondo perduto che ricalca modalità e criteri del primo Decreto Sostegni: ovvero la perdita di fatturato di almeno il 30% tra il 2020 e il 2019. Chi ha già fatto domanda e ottenuto il primo otterrà in automatico anche la seconda tranche, in egual misura.
Fin qui, può sembrare una semplificazione. La complicazione invece arriva dalla possibilità di presentare una seconda istanza, optando per il calcolo basato sul periodo 1° aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto allo stesso periodo 2019-2020. In questo caso se dai calcoli dovesse derivare un contributo maggiore rispetto a quello ottenuto precedentemente si avrà diritto al conguaglio; in caso contrario si otterrà comunque lo stesso importo. A questo punto sarebbe logico immaginare che convenga in ogni caso presentare la seconda istanza.
La bozza del D.L. Sostegni bis prevede però alcune nuove condizioni: l’eventuale contributo maggiorato ottenuto potrebbe essere portato esclusivamente in compensazione come credito d’imposta e i soggetti obbligati alla comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva dovrebbero presentare la comunicazione prima dell’istanza per l’attribuzione del contributo maggiorato. Condizioni che forse potrebbero far desistere qualcuno dal presentare la seconda istanza.
Il meccanismo, che può apparire cervellotico, permette di tener conto delle restrizioni del primo trimestre 2021 che infatti per molte attività economiche si è rivelato più complicato di quello del 2020. L’ipotesi di calcolare i nuovi sostegni sul MOL infine parrebbe per il momento accantonata, per mantenere la tempestività di erogazione dei contributi.