“È paradossale e pericoloso l’ennesimo intervento sui bonus edilizi attraverso un articolo inserito nella bozza del Dl Sostegni ter che impone il limite massimo di una sola cessione del credito per contrastare possibili frodi”, commenta la CNA.
“Un’entrata a gamba tesa che mette a rischio uno strumento che sembra funzionare tanto sul fronte ambientale quanto sul fronte economico. E penalizza soprattutto artigiani, micro e piccole imprese che grazie ai bonus si stanno lentamente risollevando da una crisi terribile. Le frodi che si stanno palesando non hanno nulla a che fare con l’attività delle nostre piccole imprese. Contro chi viola la legge si deve intervenire con forza, ma senza penalizzare cittadini e imprese. E invece l’impossibilità di una successiva cessione del credito dopo la prima è destinata a ridurre inevitabilmente la disponibilità degli intermediari a garantire crediti oltre la propria capacità di utilizzarli”, aggiunge.
“La notizia di questa spiacevole novità sta creando disorientamento e provocando scoramento tra i proprietari e i titolari di imprese che vedono svanire la possibilità di cedere il proprio credito e quindi di realizzare i lavori programmati. E’ urgente allora che venga rivisto il testo prima che sia pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, superando la restrizione di un’unica cessione del credito”, conclude la CNA.
Anche Confartigianato è critico sull’intervento del Sostegni ter contro le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia.
Le continue modifiche della disciplina – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici. Inoltre, limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi.
Granelli apprezza invece le misure in materia di energia contenute nella bozza del Dl Sostegni ter.
Vanno nella direzione di attenuare l’impatto del caro-bollette sulle piccole imprese, in continuità con i provvedimenti già assunti nei mesi scorsi. Ma – osserva – si tratta di interventi di carattere temporaneo. Il prossimo e irrinunciabile passo da compiere con rapidità consiste nella riforma strutturale della bolletta elettrica, eliminando gli assurdi squilibri che oggi penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni tra cui quelle agli energivori.
Granelli, inoltre, valuta positivamente
l’impegno dell’Esecutivo a dare un po’ di ossigeno alle attività maggiormente colpite dalle restrizioni anti-Covid.
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