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Sostenibilità degli edifici residenziali e non: pubblicata la UNI/PdR 13:2019

Questa nuova edizione sostituisce la precedente UNI/PdR 13:2015 e traduce in Prassi di riferimento il Protocollo ITACA

martedì 9 luglio 2019 - Redazione Build News

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Pubblicata la prassi di riferimento UNI/PdR 13:2019 “Sostenibilità ambientale nelle costruzioni – Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità”, frutto della collaborazione tra UNI, Ente Italiano di Normazione e ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale.

La prassi di riferimento permette di formulare un giudizio sintetico sulla performance globale di un edificio, assegnando un punteggio indicativo del livello di sostenibilità ambientale. È quindi un utile strumento per il progettista, di controllo e di indirizzo per la pubblica amministrazione, e di supporto alla scelta del consumatore.

Questa nuova edizione, che sostituisce la precedente UNI/PdR 13:2015 e che traduce in Prassi il Protocollo ITACA, introduce due importanti novità:

- una nuova sezione, dedicata alla valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali;

- l’adeguamento alle novità relative alla normativa tecnica e ai Criteri Ambientali Minimi previsti dal D.M 11 ottobre 2017, obbligatori negli appalti pubblici per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.

Il documento, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e adottato da numerose regioni, è uno strumento basato sulla legislazione e sulla normativa tecnica in materia di edilizia sostenibile e perciò pone la massima attenzione nella conformità alla normativa di riferimento.

L’utilizzo di tale strumento è poi disciplinato dal Regolamento RT-33 di ACCREDIA che ha istituito il sistema nazionale di accreditamento e certificazione, svolto in ambito volontario, a sostegno delle politiche nazionali e regionali per lo sviluppo della sostenibilità ambientale delle costruzioni.

La nuova UNI/PdR 13:2019 è strutturata in tre sezioni:

- 0 che fornisce l’inquadramento generale e i principi metodologici alla base del sistema di analisi per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione;

- 1 che specifica i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali;

- 2 che chiarisce i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali.

La UNI/PdR 13:2019” - spiega il Presidente UNI Piero Torretta - “è l'evoluzione di un lavoro avviato da tempo che congiunge il ruolo della normazione tecnica UNI con la competenza e l'esperienza applicativa del protocollo ITACA al fine di offrire agli operatori del mercato e ai consumatori un riferimento nella valutazione della sostenibilità degli edifici residenziali e non residenziali”. “Uno standard” - conclude Torretta – “che si basa sulla legislazione, sulla normativa tecnica, sulla esperienza applicativa ed il modo di fare e di costruire italiano, con l'obiettivo di proporre una metodologia per la classificazione prestazionale degli edifici, nuovi o ristrutturati, basata su un criterio di parametrazione stabile e certo nella misurazione e valorizzazione della sostenibilità indispensabile per una scelta razionale e consapevole.

Siamo molto soddisfatti del risultato” - spiega Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche e Presidente di ITACA – “Dopo più di un anno di lavoro – aggiunge – il tavolo tecnico delle regioni assieme ad UNI, ha portato a compimento un importante lavoro di adeguamento e aggiornamento del Protocollo ITACA, oggi UNI/PdR 13:2019, al fine di facilitare l’uso dello strumento per le amministrazioni pubbliche e per gli operatori del settore, assicurando l’affidabilità delle valutazioni di sostenibilità degli edifici a garanzia del mercato pubblico e privato di settore. È necessario ora – prosegue Casini – avviare un intenso e straordinario programma di formazione nei confronti dei tecnici delle amministrazioni e dei professionisti, con la collaborazione dei consigli nazionali degli ordini professionali, a fronte di una crescente domanda di qualificazione del settore delle costruzioni. Desidero – conclude la Casini – ringraziare quanti hanno collaborato e prestato le proprie competenze nell’interesse pubblico a tutela e salvaguardia dell’ambiente.

La nuova Prassi di Riferimento verrà presentata in un evento pubblico programmato entro il prossimo mese di settembre.

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