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Sostenibilità delle infrastrutture, nasce nuova versione del protocollo Envision

Tra le novità di Envision V3 l’inserimento della fase di construction all’interno del processo di certificazione

giovedì 6 settembre 2018 - Redazione Build News

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Lo scorso aprile l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) ha pubblicato la nuova versione del Protocollo Envision, il sistema di rating internazionale che valuta la sostenibilità delle infrastrutture. Con Envision è possibile progettare e realizzare strade, ferrovie, porti, aeroporti, elettrodotti, centrali per energia, reti di telecomunicazioni, etc, basandosi sulla misurazione oggettiva dei vantaggi che il progetto ha nei confronti della comunità, delle capacità gestionali e manutentive e dell’opportunità di compartecipazione tra capitali pubblici e capitali privati. É un percorso di self-assessment che dalla misurazione dei parametri di sostenibilità di un progetto prosegue con la sua registrazione, valutazione e verifica ad opera di un Organismo di Terza Parte indipendente per giungere, infine, alla certificazione.

Envision si propone di valutare e adottare soluzioni che maggiormente si adattano al contesto naturale, antropico ed economico in cui il progetto si colloca, soprattutto nel territorio italiano. Questa terza release, da quando nel 2012 è stata pubblicata la prima versione, è il risultato di un complesso processo di analisi che ISI ha effettuato valutando gli sviluppi del settore industriale e infrastrutturale degli ultimi anni, incorporando feedback derivanti da esperienze dei tecnici del settore, delle committenze pubbliche e private, degli Envision SP, dei formatori e verificatori che lo hanno applicato. Questo processo collaborativo ha permesso di individuare nuove esigenze di mercato e implementare approcci innovativi verso la sostenibilità economica del progetto e la resilienza, estendendo la valutazione anche alla fase di realizzazione dell’opera. Il Protocollo rimane, comunque, uno strumento olistico per la valutazione della sostenibilità applicabile a tutte le tipologie di infrastrutture pubbliche e private, attraverso una certificazione di terza parte che conferisce terzietà e trasparenza all’autovalutazione dell’Envision SP.

QUALI SONO LE PRINCIPALI VARIAZIONI. Nella versione 3 alcuni cambiamenti riguardano aspetti più operativi come la riscrittura, l’eliminazione o lo spostamento di alcuni crediti in una diversa categoria, l’aumento del punteggio totale (si passa da 809 a 1000 punti) e una più dettagliata suddivisione delle performance di sostenibilità nel layout dei levels of achievement. Altre modifiche sono invece più sostanziali tra cui, in primis, l’inserimento della fase di construction all’interno del processo di certificazione.

- Processo di verifica e certificazione: nonostante il protocollo rimanga uno strumento che certifica il progetto dell’infrastruttura, è possibile scegliere di perseguire la certificazione di terza parte o al completamento della fase di construction (Path B), oppure alla fine della fase di design. In quest’ultimo caso viene richiesta un’ulteriore verifica dopo la costruzione dell’infrastruttura, che confermi il livello ottenuto (Path A).

- 11 nuovi crediti: alcuni sono proprio relativi alla fase di costruzione, altri analizzano aspetti legati alla valutazione economica del ciclo di vita (Life-Cycle Economic Evaluation), all’importanza dell’equità e della giustizia sociale, e all’importanza della sostenibilità nella pianificazione e nello sviluppo futuro.

- Mantenimento delle credenziali: tutti gli ENV SP qualificati (sia da ISI che da ICMQ/Stantec), dovranno ogni anno mantenere attive le loro credenziali, attraverso un programma di training che verrà definito nei prossimi mesi.

L’inserimento della fase di construction permette, quindi, di valutare la sostenibilità del progetto anche dal punto di vista degli impatti a breve termine, nei confronti dell’ambiente e del contesto sociale ed economico, che hanno fasi come quella di realizzazione e di cantierizzazione.

La certificazione ottenuta alla fine della costruzione permette di valorizzare e premiare tutte quelle performance costruttive e di green public procurement, grazie ad evidenze oggettive e specifiche che, invece, durante la fase progettuale spesso non è possibile definire.

IN ITALIA SI PARTIRÀ DAL 2019. ICMQ – organismo di certificazione specializzato nel settore delle costruzioni – e Stantec, leader nella consulenza e progettazione ingegneristica e architetturale, patrocinatori del protocollo in Italia grazie all’accordo in esclusiva con ISI, partiranno con l’implementazione della versione 3 da gennaio del prossimo anno, sia per quanto riguarda il mantenimento delle credenziali, che per la certificazione dei progetti.

Per informazioni www.envisionitalia.it

https://sustainableinfrastructure.org/envision/envision-v3-release

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