L’Italia si conferma la migliore in Europa nel riciclo, con numeri che superano di gran lunga la media dell’Unione Europea. Nel 2023, il nostro Paese ha riciclato 137 milioni di tonnellate di rifiuti, pari all’85,6% del totale trattato, contro una media UE ferma al 40,8%. Il dato emerge dal report “Il Riciclo in Italia 2024”, presentato durante la terza edizione della Conferenza Nazionale dell’Industria del Riciclo, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con CONAI e il mensile Pianeta2030 del Corriere della Sera.
Questo primato non si limita ai numeri complessivi: il 20,8% dei materiali utilizzati dall’industria italiana proviene dal riciclo, quasi il doppio della media UE (11,8%). Dal 2019, il dato è cresciuto di due punti percentuali, confermando un trend positivo che ci vede davanti a Francia, Germania e Spagna.
Le filiere del riciclo
L’Italia eccelle in numerose filiere del riciclo. Carta e cartone raggiungono un tasso del 92%, mentre l’acciaio tocca l’88% e il vetro si attesta al 77,4%, ben oltre i target europei per il 2030. Ottimi risultati anche per gli imballaggi in legno, con un tasso di riciclo del 65% (contro un obiettivo UE del 30% al 2030) e per le bioplastiche compostabili, con un riciclo del 57%. Anche gli pneumatici fuori uso segnano un incremento del 7,8% rispetto al 2021.
Tuttavia, emergono criticità in alcune aree. Il riciclo dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) si ferma al 30%, ben lontano dall’obiettivo UE del 65% fissato dal 2019. Anche pile e accumulatori mostrano un calo nella raccolta, con un tasso del 30,6% nel 2023, contro un target europeo del 45%.
Imballaggi e rifiuti urbani
Nel settore degli imballaggi, l’Italia continua a superare i target UE. Nel 2023, sono state riciclate 10,5 milioni di tonnellate, con un tasso del 75,3%, già oltre l’obiettivo del 70% fissato per il 2030. La plastica registra un tasso di riciclo degli imballaggi del 48%, a un passo dal target UE del 50% per il 2025.
Per i rifiuti urbani, invece, i margini di miglioramento sono significativi. Con il nuovo metodo di calcolo europeo, nel 2022 il tasso di riciclo si è fermato al 49,2%, al di sotto dell’obiettivo UE del 55% per il 2025.
Il futuro del riciclo in Italia
Ignazio Capuano, presidente di CONAI, sottolinea l’importanza dei risultati raggiunti: “Se pensiamo al riciclo degli imballaggi, l’Italia è oggi un punto di riferimento a livello europeo e questo risultato è frutto dell’impegno di tutti gli attori della filiera, dalle imprese alle istituzioni fino ai cittadini. L’augurio ora è che sempre più materiali, non solo quelli da imballaggio, siano valorizzati a fine vita e trovino nuova vita grazie al riciclo”