Ben 256 giorni. A tanto ammonta ad oggi il ritardo – rispetto al termine previsto del 15 novembre 2014 – nell'attivazione del meccanismo di supporto finanziario da parte di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. finalizzato a mitigare l’impatto negativo dello Spalma Incentivi per gli operatori fotovoltaici.
Tale meccanismo, previsto all’articolo 26, comma 5 del decreto “Taglia-bollette” (decreto legge 24 giugno 2014 n. 91, convertito in legge 11 agosto 2014 n. 116 ), avrebbe dovuto essere perfezionato in tempo utile per effettuare una scelta ponderata - scelta che scadeva il 30 novembre 2014 - tra le opzioni previste dallo Spalma Incentivi fotovoltaico.
NON ANCORA ADOTTATA LA CONVENZIONE TRA IL MEF E LA CDP. Ricordiamo che sulla Gazzetta Ufficiale del 22 gennaio scorso è stato pubblicato il decreto del Mef 29 dicembre 2014 (LEGGI TUTTO) recante “Garanzia dello Stato sull'esposizione di Cassa depositi e prestiti S.p.a. per i finanziamenti bancari a favore dei beneficiari della tariffa incentivante di cui all'articolo 26, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”. Questo decreto, all'articolo 4, ha disposto che i criteri e le modalità operative, la durata e la remunerazione della garanzia sono disciplinati con apposita convenzione tra il Ministero dell'economia e delle finanze e CDP.
Finora questa convenzione tipo non è stata ancora adottata, costringendo assoRinnovabili a inviare il 22 luglio scorso un secondo sollecito al Mef e alla Cassa Depositi e Prestiti. “Nonostante le osservazioni fatte, lo scorso 3 marzo, a una prima bozza di Convenzione tipo e l’incontro tenutosi il 7 maggio con i funzionari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a tutt’oggi – ha denunciato assoRinnovabili nella lettera - non abbiamo avuto alcun riscontro specifico né sui contenuti né sulle tempistiche previste per l’implementazione di tale strumento; nell’incontro del 7 maggio peraltro, erano state illustrate una serie di potenziali soluzioni volte a superare gli innumerevoli punti critici presenti nella “bozza” di convenzione CDP-ABI, che come suggerito, avrebbero solo richiesto l’attivazione di un tavolo tecnico tra le parti coinvolte (MEF/CDP/assoRinnovabili/ABI) per poter essere finalizzate”.
RITARDOMETRO. L’Associazione tiene traccia del ritardo accumulato (su questo e su altri provvedimenti) in un’apposita sezione pubblica del proprio sito consultabile all’indirizzo http://www.assorinnovabili.it/Cosa-facciamo/Ritardometro_126.html.
Leggi anche: “Spalma incentivi FV, in G.U. il decreto sulla garanzia dello Stato per i finanziamenti bancari”