Accogliendo il ricorso del Codacons, il Tar Lombardia (sez. II), con il decreto cautelare monocratico n. 911 del 19 luglio 2016, ha sospeso l'efficacia della deliberazione 354/2016/R/eel del 28 giugno dell'Autorità per l'energia, che aggiorna, per il trimestre 1 luglio - 30 settembre 2016, le condizioni economiche del servizio di vendita dell'energia elettrica in maggior tutela, introducendo dal 1° luglio scorso rincari tariffari di luce e gas (LEGGI TUTTO).
A seguito della decisione del Tar, che ha inviato alla trattazione in sede collegiale dell'istanza cautelare alla camera di consiglio del 15 settembre 2016, l'Autorità ha approvato la Delibera 410/2016/C/eel del 20 luglio 2016 di istanza di revoca del decreto cautelare.
SPECULAZIONI SUL MERCATO DEI SERVIZI DI DISPACCIAMENTO. Alla base del ricorso Codacons la motivazione dei rincari che, secondo l'Autorità per l'energia, erano dovuti a speculazioni da parte dei grossisti. "Ora grazie al Codacons 30 milioni di italiani riceveranno la prossima bolletta della luce e del gas ribassata e senza aumenti - spiega il presidente Carlo Rienzi - Era assurdo infatti rincarare le tariffe per effetto di illeciti sui quali adesso dovrà pronunciarsi la magistratura".
Il Codacons invita i 30 milioni di utenti italiani dell’energia ad aderire alla class action avviata dall’associazione. “Se le tariffe energetiche sono aumentate per effetto di condotte illecite adottate da speculatori professionisti, e non certo per il normale andamento del mercato, l’Autorità dell’energia avrebbe dovuto sospendere qualsiasi incremento dei prezzi – spiega il Codacons - E invece, per i rincari è arrivato il via libera: l'Autorità si è limitata ad avviare un procedimento (delibera 342/2016/E/eel) intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo “l’eventuale adozione di altre misure regolatorie”, ma ha deciso di nascondere ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite, omettendo volutamente di rendere pubblico l’elenco degli operatori coinvolti. La gravità dell'accaduto, che incide direttamente sul prezzo finale dell'energia praticato alle famiglie, è evidente. Il Codacons ha dunque depositato un esposto presso le Procure di Roma e Milano, chiedendo di indagare per il reato di truffa aggravata e aggiotaggio, e ha avviato una azione collettiva attraverso la quale gli utenti possono costituirsi parte offesa e far valere i propri diritti”.
L'associazione chiede al Premier Matteo Renzi e al Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, di ordinare all’Autorità per l’energia di pubblicare l’elenco dei grossisti finiti sotto inchiesta. “Gli utenti hanno diritto di conoscere i nomi di chi specula sulle loro spalle – afferma il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo Matteo Renzi e il ministro Calenda devono obbligare l’Autorità per l’energia a rendere pubblico l’elenco dei grossisti sotto procedimento, per consentire ai cittadini le dovute azioni risarcitorie nei loro confronti”.