L’Upi (Unione delle Province italiane) ha consegnato all’Autorità anticorruzione e inviato al Governo un report sullo stato di attuazione della Stazione Unica Appaltante nei 76 Enti di Area Vasta riformati dalla Legge 56/14.
Al questionario, inviato alle 76 Province delle Regioni a statuto ordinario, hanno risposto 76 Province, pari al 100% del totale.
Dall’indagine condotta dall’Upi, realizzata attraverso un sistema informatico di questionari diretti ai dirigenti tecnici dei singoli Enti, emerge che 47 Province su 76 (il 62% del totale) hanno formalmente costituito una Stazione Unica Appaltante (SUA). Tra le restanti Province (29), 17 hanno comunque avviato attività propedeutiche alla sua costituzione.
In 47 Province su 76 la Stazione Unica Appaltante è una realtà funzionante a tutti gli effetti, a cui hanno già aderito 1.035 Comuni, di dimensione piccola o medio piccola, pari al 30% del totale.
Le Regioni in cui il livello di adesione dei Comuni raggiunge percentuali più significative, sopra il 40%, sono, nell’ordine, Umbria (47%), Lombardia (44%), Veneto (43%), Emilia Romagna (42%). Si registra un buon livello di adesione anche in Toscana, Marche e Calabria dove il tasso di adesione supera comunque il 30%.
L'INTERAZIONE TRA LA SUA E LE ALTRE ORGANIZZAZIONI DEL TERRITORIO. 43 Province su 47 (pari al 91% del totale) hanno instaurato rapporti con soggetti pubblici interessati ai servizi della SUA. Tra queste il 60% ha collaborazioni solo con i Comuni aderenti, mentre il restante 40% ha attivato collaborazioni sia con i Comuni che con altri soggetti pubblici (IPAB, Comunità montane, Aziende Ospedaliere, Società Strumentali, …). Sette delle Province con Stazione Unica Appaltante hanno attivato una collaborazione con la Regione di appartenenza, in particolare per l’utilizzo di una piattaforma telematica regionale per la gestione delle gare.
Nell’ottica dei piani di riassetto organizzativo dell’ente, le Province stanno prevedendo una struttura ad hoc per i servizi ai Comuni, in particolare sulla Stazione Unica Appaltante, anche ricorrendo a convenzioni con i Comuni del territorio.
La struttura organizzativa che le Province già impegnano sulla Stazione Unica Appaltante varia da un minimo di 3 a un massimo di 15 dipendenti impiegati.
In questo senso 16 Province con SUA (34% del totale) si avvale di professionalità a supporto per quanto riguarda le fasi e gli aspetti di progettazione tecnica (stesura di capitolati tecnici, allegati, disegni), impiegando personale interno all’amministrazione, di volta in volta individuato in base alle esigenze.
I SERVIZI OFFERTI. Le 47 Province con Stazione Unica Appaltante forniscono i servizi in modo diversificato:
a. assistenza giuridico/amministrativa limitata alla fase di gara;
b. assistenza giuridico/amministrativa estesa anche alle fasi preparatorie antecedenti alla gara (predisposizione dei capitolati ecc.);
c. assistenza tecnico e/o redazione dei documenti tecnici necessari alla gara;
d. assistenza legale generalizzata e specifica per eventuali contenziosi.
I servizi citati vengono offerti ed erogati dalle Province secondo tre modalità:
- a titolo totalmente gratuito;
- con previsione del pagamento del solo rimborso spese;
- in convenzione a titolo oneroso, che comunque non garantisce la copertura dell’intero costo del servizio.
MODALITÀ DI GESTIONE DEL SERVIZIO. Il lavoro delle Province sulla Stazione Unica Appaltante presuppone un grande sforzo di uniformazione della modulistica e di standardizzazione delle procedure per una razionalizzazione della tempistica e della spesa.
Al riguardo si evidenzia che il 66% delle Province con SUA hanno redatto una modulistica-tipo che supporta la procedura giuridico/amministrativa, e riportato/organizzato in tale modulistica tutti i dati necessari alle successive comunicazioni obbligatorie per legge volte a garantire gli obiettivi di trasparenza, pubblicità legale, ecc.
Inoltre la metà delle Province con SUA ha attivato anche procedure volte alla dematerializzazione del procedimento mediante l’utilizzo di apposite tecnologie informatiche.