Ieri il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare alla Consulta la legge della Regione Umbria n. 6 del 2 agosto 2018, recante “Assestamento del bilancio di previsione 2018-2020 e provvedimenti collegati in materia di entrata e di spesa - Modificazioni ed integrazioni di leggi regionali”.
Secondo il Governo alcune norme di tale legge regionale, in materia di centralizzazione delle committenze e qualificazione delle stazioni appaltanti, “violano l’articolo 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione, in materia di 'tutela della concorrenza' di esclusiva competenza del legislatore statale”.
Il CdM ha inoltre impugnato dinanzi alla Corte costituzionale, sempre nella riunione di ieri, la legge della Regione Campania n. 26 del 2 agosto 2018, recante “Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale. Legge annuale di semplificazione 2018”. Alcune norme in materia di accordi di programma per la realizzazione di opere e lavori pubblici di interesse strategico regionale e di attribuzioni dello Sportello Unico regionale per le Attività produttive violerebbero gli articoli 3, 5, 114, 117, secondo comma, lettera l), e 118 della Costituzione.