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Ston, il primo storage che non richiede di modificare l'impianto fotovoltaico

Ettore Uguzzoni, Presidente di Aton Storage, spiega perchè la tecnologia è così rivoluzionaria

martedì 12 aprile 2016 - Redazione Build News

STONE-Aton-Design-ROSSO

Entrata in attività nei primi mesi del 2015, l’azienda italiana di Spilamberto (MO) Aton Storage è una green technology company che sviluppa sistemi di accumulo di energia elettrica da fonti di energia pulita.

Il sistema Ston, presentato al proprio mercato di riferimento lo scorso 6 aprile,  è il nuovo accumulatore che si adatta alla maggior parte degli impianti fotovoltaici già esistenti: è infatti sufficiente installarlo per consentire immediatamente di accumulare energia durante il giorno ed averla a disposizione anche durante la sera o la notte, quando si ha maggiore bisogno di elettricità.

Per meglio comprendere le potenzialità del prodotto, ci siamo rivolti a Ettore Uguzzoni, Presidente di Aton Storage (a dx nella foto insieme a Vittorio Balugani - socio fondatore Aton).


Perché ritenete Ston un sistema innovativo nell’ambito dello storage residenziale?
Ston è un accumulatore innovativo perché è predisposto per la maggior parte degli impianti fotovoltaici già esistenti. Semplice e rapido da installare, si adatta all’impianto senza necessità di componenti aggiuntive, né di modifiche alla connessione con la rete pubblica. Fino ad oggi per installare un accumulatore si sarebbe dovuto comprare un nuovo inverter.  Aton va oltre e propone al mercato un prodotto che non necessita dell’acquisto di componenti aggiuntivi per poter immagazzinare intelligentemente energia elettrica da fonte fotovoltaica.

Su quale tecnologia di accumulo avete sviluppato Ston?
Abbiamo dotato Ston di batterie al Litio-Ferro-Fosfato. Non necessitano di manutenzione, hanno un alto rendimento ed una vita utile di oltre 10 anni. Tali batterie sono oggi più accessibili in quanto i costi stanno calando, soprattutto data la richiesta importante da parte del mercato dell’automotive.

Firmware, software e hardware del sistema sono totalmente sviluppati da voi. Questo cosa comporta?
Sicuramente padronanza del mezzo. Il know-how proprietario ci consente di realizzare prodotti, come Ston, espandibili e modulabili in funzione del fabbisogno di energia. Aton è in grado di ottimizzare, su richiesta, gli impianti in funzione di esigenze specifiche di un cliente. Tale caratteristica ci ha permesso, ad esempio, di riuscire a soddisfare la richiesta di un nostro utente di caricare la propria automobile di notte, utilizzando in via prioritaria l’energia immagazzinata, rispetto al suo utilizzo domestico o quella di un’azienda che aveva richiesto per le proprie caldaie un particolare adeguamento dell’impianto Aton per poter interconnetterle con il sistema di storage. Grazie al nostro team di ingengneri, con una rilevante esperienza nel settore dell’energy engeneering, il Know-how di Aton ha permesso di realizzare accumulatori che consentono la massima efficienza energetica di un impianto fotovoltaico, adattando l’energia immagazzinata alle singole richieste.

Chi è il principale promotore del sistema di accumulo verso l’utente finale?
La nostra rete distributiva, che cresce ogni giorno, è formata da distributori e installatori che svolgono dei corsi di formazione - tenuti da noi - per poter installare correttamente il prodotto e offrire tutta l’assistenza necessaria all’utente. Da remoto, offriamo il telecontrollo, ossia la possibilità di controllare tutte le opzioni di montaggio per aiutare il tecnico a installare il sistema. Successivamente, mentre l’utente può visionare tramite app o collegamento a internet i dati del sistema, noi siamo in grado di controllare l’impianto; in questo modo, quando si presentano dei problemi, avvertiamo l’incaricato per fare assistenza.

E’ possibile delineare un profilo dell’utente tipo oppure delle richieste medie fatte proprio dall’utente finale?
L’utente finale è sicuramente attento alle tematiche ambientali e ha il desiderio di essere sempre più autonomo a livello energetico per potersi rendere indipendente dal gestore di energia elettrica. Abbiamo riscontrato inoltre che chi acquista accumulatori di energia elettrica ha una particolare attenzione verso l’ambiente e l’inquinamento.

Non ci sono anche delle valutazioni tecnico-economiche ?
La detrazione del 50% è sicuramente un incentivo per acquistare uno dei nostri prodotti Storage. Tuttavia, l’utente finale è principalmente interessato alla possibilità di poter gestire l’energia autonomamente a seconda delle singole esigenze.

Quanto ritenete possa crescere il mercato dell’accumulo domestico?
Abbiamo venduto nel corso del 2015 circa 1000 accumulatori. In Italia sono stati installati circa 600.000 impianti fotovoltaici. E’ un bel bacino di utenza che può essere interessato a questo tipo di prodotto. Al momento però stiamo anche trattando con alcuni gestori di energia eolica, sempre più propensi ad andare verso sistemi di accumulo.

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