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Strategia energetica ambientale 2014/2020, presentato il documento della Regione Umbria

Previsto tra l'altro il catasto unico delle caldaie attive nella regione con cui attuare verifiche sulla regolarità della manutenzione e delle emissioni. Il documento sarà votato il 6 febbraio in Consiglio regionale

martedì 24 gennaio 2017 - Redazione Build News

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L’assessore all'Agricoltura, Cultura e Ambiente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha presentato ieri alla Seconda commissione consiliare la Strategia energetica ambientale 2014/2020, che delinea e riassume azioni e investimenti fatti e da fare per dare un contributo al risparmio energetico, in attuazione della strategia 'Europa 20-20-20'. Il documento, per consentire alla Giunta di svolgere gli approfondimenti richiesti dai consiglieri, verrà votato nella seduta già convocata per lunedì 6 febbraio.

Risparmio energetico, riduzione della produzione e dell’emissione di anidride carbonica sono al centro della strategia energetica europea, che all’Umbria assegnava un obiettivo di riduzione del 17 percento mentre sarebbe stato raggiunto quasi il 20, percentuale indicata come traguardo per il 2030. A questo risultato, ha spiegato Cecchini, si è giunti grazie alle buone pratiche seguite ma anche in conseguenza agli effetti della crisi economica e alla riduzione della produzione, che hanno portato ad una minore richiesta energetica e ad una minore immissione in atmosfera.

Nel perseguire gli obiettivi europei – ha aggiunto Fernanda Cecchini - l'assessorato ha lavorato all’adeguamento e all’efficientamento energetico per la pubblica illuminazione e gli edifici pubblici come le scuole. Per quanto riguarda gli edifici privati e la produzione energetica alternativa le misure e gli incentivi del Governo hanno fatto crescere il settore solare, che però ora si è un po' fermato per la riduzione degli incentivi stessi. All’eolico viene assegnato uno spazio residuale, dato che si prevede solo l’ammodernamento di quelli esistenti. Il geotermico avrebbe delle potenzialità maggiori ma è stato scelto di prevedere un coefficiente ridotto. Attraverso il Piano di sviluppo rurale sono state stanziate risorse per la produzione di energie rinnovabili finalizzate al solo risparmio energetico dell’azienda. Il Psr sostiene anche la riduzione delle emissioni con il sostegno alle buone pratiche in campo zootecnico e alla riduzione dei fertilizzanti. Il dipartimento nazionali infrastrutture e trasporti si sta occupando della riduzione dell’inquinamento da traffico, per il quale sono stati stanziati 50milioni di euro per il ricambio dei mezzi pubblici da trasformare in elettrici o a metano. Su risparmio energetico e qualità dell’aria – ha concluso - abbiamo previsto il catasto unico delle caldaie attive nella regione, con cui attuare verifiche sulla regolarità della manutenzione e delle emissioni. Questo porterà al risparmio energetico con caldaie che funzionano meglio ed inquinano meno.

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