“Abbiamo chiesto al governo”, spiega il deputato del M5S Davide Crippa, “se è vero che la strategia energetica nazionale, in vista anche del G7 di Taormina, la stanno scrivendo i privati, e in particolare con una partecipazione della Boston Consulting per conto di Terna e Snam che sono sotto il controllo pubblico ma soggette a mercato. E la risposta alla nostra domanda in commissione Attività produttive è stata sì”.
“Terna e Snam Rete e gas sono società per azioni che guadagnano sul maggiore flusso energetico – osserva Crippa -. E non dite che Terna sia ad azionariato pubblico perché è al 30% di proprietà di Cdp Reti di cui abbiamo svenduto il 30% a un gruppo pubblico cinese. Possiamo affidare la strategia energetica nazionale di un paese a una società privata? Se decido che nelle previsioni sarà necessario una maggiore interconnessione dell'Italia con altri Paesi chi ne beneficerà? Terna chiaramente. È un paradosso affidare a un soggetto che dovrà guadagnare dalle transazioni energetiche la nostra strategia energetica nazionale. Per non parlare del tema del risparmio energetico: a chi converrà introdurre e implementare questo tema nella strategia energetica che così si sta definendo?”.
“I governi italiani”, aggiunge una nota del M5S della Camera, “sembrano avere il vizietto di "esternalizzare" persino un aspetto così delicato e strategico della vita del Paese. Nel 2012, infatti, alcuni smanettoni in rete avevano scoperto che il documento del Quinto Conto Energia proposto dall'allora Ministro Passera recava come autore - nel formato word - un analista dell'Enel, e nelle prime bozze addirittura Enel spa. L'azienda, naturalmente, smentì e annunciò indagini interne, ma ammise di aver ricevuto la "bozza" prima che fosse definitiva.”